Capitolo 1
1 Genealogia di Gesù Cristo, figlio di Davide, figlio di Abramo.
2 Abramo generò Isacco; Isacco generò Giacobbe; Giacobbe generò Giuda e i suoi fratelli;
3 Giuda da Tamar generò Fares e Zara; Fares generò Esron; Esron generò Aram;
4 Aram generò Aminadab; Aminadab generò Naasson; Naasson generò Salmon;
5 Salmon, figlio di Rahab, generò Boaz; Boaz, figlio di Ruth, generò Obed; Obed generò Iesse; Iesse generò il re Davide.
6 Davide generò Salomone dalla moglie di Uria;
7 Salomone generò Roboamo; Roboamo generò Abias; Abia generò Asa;
8 Asa generò Giosafat; Giosafat generò Jehoram; Ioram generò Uzzia;
9 Uzzia generò Ioathan; Ioathan generò Achaz; Achaz generò Ezechia;
10 Ezechia generò Manasse; Manasse generò Amon; Amon generò Giosia;
11 Giosia generò Ieconia e i suoi fratelli, al tempo della deportazione in Babilonia.
12 Dopo la deportazione in Babilonia, Ieconia generò Salatiel; Salatiel generò Zorobabele;
13 Zorobabele generò Abiud; Abiud generò Eliacim; Eliacim generò Azor;
14 Azor generò Zadoc; Zadok generò Achim; Achim generò Eliud;
15 Eliud generò Eleazaro; Eleazar generò Mathan; Mathan generò Giacobbe;
16 E Giacobbe generò Giuseppe, marito di Sposato, dal quale nacque Gesù, chiamato Cristo.
17 Così, da Abramo a Davide, sono quattordici le generazioni; da Davide fino alla deportazione in Babilonia, quattordici le generazioni; dalla deportazione in Babilonia fino a Cristo.
18 Ora la nascita di Gesù Cristo avvenne in questo modo. Sposato, sua madre, essendo promessa sposa a Giuseppe, si scoprì, prima che andassero a vivere insieme, che aveva concepito per opera dello Spirito Santo.
19 Giuseppe, suo sposo, essendo uomo giusto e non volendo esporla a pubblico disonore, decise di licenziarla in segreto.
20 Mentre stava pensando a queste cose, ecco, un angelo del Signore gli apparve in sogno e gli disse: »Giuseppe, figlio di Davide, non temere di prendere con te Sposato tua moglie, perché ciò che è formato in lei è opera dello Spirito Santo.
21 Essa partorirà un figlio e tu lo chiamerai Gesù: egli infatti salverà il suo popolo dai suoi peccati.«
22 Tutto questo avvenne perché si adempisse ciò che era stato detto dal Signore per mezzo del profeta:
23 »Ecco, la Vergine concepirà e partorirà un figlio, e lo chiameranno Emmanuele», cioè Dio con noi.
24 Quando Giuseppe si svegliò dal sonno, fece come gli aveva ordinato l'angelo del Signore: prese con sé Sposato sua moglie.
25 Ma egli non la conobbe finché ella non diede alla luce il suo figlio primogenito, e lo chiamò Gesù.
Capitolo 2
1 Gesù essendo nato in Betlemme dalla Giudea, al tempo del re Erode, ecco, alcuni Magi giunsero dall'Oriente a Gerusalemme,
2 dicendo: »Dov'è colui che è nato, il re dei Giudei? Abbiamo visto spuntare la sua stella e siamo venuti ad adorarlo«.«
3 Quando il re Erode udì queste parole, restò turbato e con lui tutta Gerusalemme.
4 Riuniti tutti i sommi sacerdoti e gli scribi del popolo, s'informò da loro sul luogo in cui doveva nascere il Cristo.
5 Gli dissero: «Un Betlemme della Giudea, secondo quanto scritto dal profeta:
6 E tu, BetlemmeTerra di Giuda, tu non sei la più piccola tra le principali città di Giuda, perché da te uscirà un capo che pascerà il mio popolo Israele.
7 Allora Erode, convocati segretamente i Magi, si fece dire con esattezza da loro il giorno in cui era apparsa la stella.
8 E li mandò a Betlemme dicendo: «Andate e informatevi esattamente sul bambino e, quando l'avrete trovato, fatemelo sapere, perché anch'io vada ad adorarlo».
9 Udite le parole del re, partirono. Ed ecco, la stella, che avevano visto in Oriente, li precedeva, finché giunse sopra il luogo dove si trovava il bambino e si fermò.
10 Quando videro la stella, si rallegrarono di grande gioia.
11 Entrati nella casa, trovarono il bambino con Sposato, sua madre, e prostratisi, lo adorarono; poi, aperti i loro scrigni, gli offrirono in dono oro, incenso e mirra.
12 Ma, avvertiti in sogno di non tornare da Erode, per un'altra strada fecero ritorno al loro paese.
13 Dopo che se ne furono andati, un angelo del Signore apparve a Giuseppe mentre dormiva e gli disse: »Alzati, prendi con te il bambino e sua madre, fuggi in Egitto e resta là finché non ti avvertirò, perché Erode sta cercando il bambino per ucciderlo«.«
14 Giuseppe si alzò e, nella notte, prese il bambino con sua madre e si rifugiò in Egitto.
15 E rimase lì fino alla morte di Erode, perché si adempisse ciò che era stato detto dal Signore per mezzo del profeta: »Ho richiamato mio figlio dall'Egitto«.«
16 Allora Erode, vedendo che i Magi lo avevano beffato, si infuriò e mandò a uccidere tutti i bambini che erano in casa. Betlemme e nei dintorni, dall'età di due anni in giù, secondo la data che conosceva esattamente dai Magi.
17 Allora si adempì la profezia di Geremia, che diceva:
18 Una voce si è udita in Rama, lamenti e grida di lutto: Rachele piange i suoi figli e rifiuta di essere consolata, perché non sono più.
19 Dopo la morte di Erode, un angelo del Signore apparve in sogno a Giuseppe nel paese d'Egitto,
20 e gli disse: »Alzati, prendi il bambino e sua madre e va' nel paese d'Israele, perché sono morti coloro che cercavano la vita del bambino«.«
21 Giuseppe si alzò, prese con sé il bambino e sua madre e venne nel paese d'Israele.
22 Ma quando seppe che Archelao regnava nella Giudea al posto di Erode suo padre, non osò andarci e, avvertito in sogno, si ritirò in Galilea.
23 e andò ad abitare in una città chiamata Nazaret, perché si adempisse ciò che era stato detto per mezzo dei profeti: »Sarà chiamato Nazareno«.«
Capitolo 3
1 In quei giorni apparve Giovanni Battista e predicava nel deserto della Giudea,
2 e dicevano: »Ravvedetevi, perché il regno dei cieli è vicino«.«
3 Egli è colui che fu predetto dal profeta Isaia, quando disse: »Una voce grida nel deserto: Preparate la via del Signore, raddrizzate i suoi sentieri!«.«
4 Ora Giovanni portava un vestito di peli di cammello e una cintura di cuoio intorno ai fianchi; mangiava locuste e miele selvatico.
5 Allora Gerusalemme, tutta la Giudea e tutta la terra bagnata dal Giordano vennero a lui.
6 E confessando i loro peccati, si facevano battezzare da lui nel Giordano.
7 Vedendo una folla di farisei e sadducei venire al battesimo, disse loro: »Razza di vipere, chi vi ha insegnato a sfuggire all'ira imminente?
8 Fate dunque degni frutti di ravvedimento.
9 E non crediate di dire dentro di voi: «Abbiamo Abramo per padre», perché io vi dico che anche da queste pietre Dio può far sorgere figli ad Abramo.
10 La scure è già posta alla radice degli alberi; ogni albero che non produce buon frutto sarà tagliato e gettato nel fuoco.
11 Io vi battezzo con acqua per la conversione; ma dopo di me viene uno che è più forte di me, al quale io non sono degno di portare i sandali; egli vi battezzerà con lo Spirito Santo e con il fuoco.
12 La sua mano tiene il ventilabro; pulirà la sua aia, raccoglierà il suo grano nel granaio e brucerà la pula con fuoco inestinguibile.«
13 Allora Gesù, proveniente dalla Galilea, andò da Giovanni al Giordano per farsi battezzare da lui.
14 Giovanni si difese dicendo: »Sono io che devo essere battezzato da te, e tu vieni da me?«.«
15 Gesù gli rispose: »Lascia fare per ora, perché conviene che adempiamo ogni giustizia». Allora Giovanni lo permise.
16 Gesù fu battezzato e subito uscì dall'acqua. E subito si aprirono per lui i cieli ed egli vide lo Spirito di Dio scendere come una colomba e venire sopra di lui.
17 E una voce dal cielo disse: »Questi è il Figlio mio prediletto, nel quale mi sono compiaciuto«.«
Capitolo 4
1 Allora Gesù fu condotto dallo Spirito nel deserto, per essere tentato dal diavolo.
2 Dopo aver digiunato per quaranta giorni e quaranta notti, ebbe fame.
3 Allora il tentatore gli si avvicinò e gli disse: »Se tu sei Figlio di Dio, di' a queste pietre che diventino pane«.«
4 Gesù gli rispose: »Sta scritto: Non di solo pane vivrà l'uomo, ma di ogni parola che esce dalla bocca di Dio«.«
5 Allora il diavolo lo portò nella città santa, lo pose sul pinnacolo del tempio e gli disse:,
6 Gli disse: »Se tu sei Figlio di Dio, gettati giù, poiché sta scritto: «Ai suoi angeli ha dato ordini a tuo riguardo, ed essi ti porteranno sulle loro mani, perché il tuo piede non inciampi in una pietra”».«
7 Gesù gli disse: »Sta scritto anche: Non metterai alla prova il Signore Dio tuo«.«
8 Il diavolo lo condusse di nuovo sopra un monte altissimo e gli mostrò tutti i regni del mondo e la loro gloria,
9 Gli disse: »Tutto questo ti darò, se, prostrandoti, mi adorerai«.
10 Allora Gesù gli disse: »Vattene da me, Satana! Sta scritto infatti: «Adora il Signore Dio tuo e a lui solo rendi culto”».«
11 Allora il diavolo lo lasciò e subito degli angeli gli si avvicinarono e lo servivano.
12 Quando Gesù seppe che Giovanni era stato posto prigione, Si ritirò in Galilea.
13 E, lasciata la città di Nazaret, venne ad abitare a Cafarnao, sulla riva del mare, ai confini di Zabulon e di Neftali,
14 affinché si adempisse la parola detta dal profeta Isaia:
15 » Terra di Zabulon e terra di Neftali, che confina con il mare, terra di là dal Giordano, Galilea delle genti!
16 Il popolo che giaceva nelle tenebre ha visto una grande luce; e su coloro che giacevano nella regione dell'ombra della morte una luce si è levata!
17 Da allora Gesù cominciò a predicare e a dire: »Ravvedetevi, perché il regno dei cieli è vicino«.«
18 Mentre camminava lungo il mare di Galilea, Gesù vide due fratelli, Simone, chiamato Pietro, e Andrea suo fratello, che gettavano le reti in mare, perché erano pescatori.
19 E disse loro: »Seguitemi, vi farò pescatori di uomini«.«
20 Ed essi subito, lasciate le reti, lo seguirono.
21 Andando oltre, vide altri due fratelli, Giacomo, figlio di Zebedeo, e Giovanni suo fratello, che nella barca, insieme al loro padre Zebedeo, riparavano le reti; e li chiamò.
22 Anch'essi, lasciata in quello stesso momento la barca e il padre, lo seguirono.
23 Gesù percorreva tutta la Galilea, insegnando nelle loro sinagoghe, predicando la buona novella del regno di Dio, e guarendo ogni malattia e infermità tra il popolo.
24 La sua fama si diffuse in tutta la Siria, e lo presentarono a tutti i malati afflitti da varie infermità e sofferenze, indemoniati, lunatici, paralitici, e li guarì.
25 E una grande folla lo seguì dalla Galilea, dalla Decapoli, da Gerusalemme, dalla Giudea e da oltre il Giordano.
Capitolo 5
1 Vedendo le folle, Gesù salì sul monte e, messosi a sedere, gli si avvicinarono i suoi discepoli.
2 Allora egli aprì la bocca e cominciò a insegnar loro, dicendo:
3« Beati i poveri in spirito, perché di essi è il regno dei cieli!
4 Beati i miti, perché erediteranno la terra!
5 Beati coloro che sono nel pianto, perché saranno consolati!
6 Beati coloro che hanno fame e sete della giustizia, perché saranno saziati!
7 Beati i misericordiosi, perché troveranno misericordia!
8 Beati i puri di cuore, perché vedranno Dio!
9 Beati gli operatori di pace, perché saranno chiamati figli di Dio!
10 Beati i perseguitati per causa della giustizia, perché di essi è il regno dei cieli!
11 Beati voi quando vi insulteranno, vi perseguiteranno e, mentendo, diranno ogni sorta di male contro di voi per causa mia.
12 Rallegratevi ed esultate, perché grande è la vostra ricompensa nei cieli; allo stesso modo infatti hanno perseguitato i profeti che sono stati prima di voi.
13 Voi siete il sale della terra; se il sale perde il sapore, con che cosa lo si renderà salato? A null'altro serve che a essere gettato via e calpestato dagli uomini.
14 Voi siete la luce del mondo; non può restare nascosta una città collocata sopra un monte, né può restare nascosta una città posta sopra un monte.;
15 E la lampada non si accende per metterla sotto il moggio, ma sul candelabro, e fa luce a tutti quelli che sono nella casa.
16 Così risplenda la vostra luce davanti agli uomini, perché vedano le vostre opere buone e glorifichino il Padre vostro che è nei cieli.
17 Non pensate che io sia venuto ad abolire la Legge o i Profeti; non sono venuto IL abolire, ma IL compiere.
18 Poiché in verità vi dico: finché non siano passati il cielo e la terra, non passerà neppure un iota o un segno dalla Legge, senza che tutto sia compiuto.
19 Chi dunque trasgredirà uno solo di questi minimi comandamenti e insegnerà agli altri a fare altrettanto, sarà minimo nel regno dei cieli; chi invece li metterà in pratica e li insegnerà, sarà grande nel regno dei cieli.
20 Poiché io vi dico: se la vostra giustizia non supererà quella degli scribi e dei farisei, non entrerete nel regno dei cieli.
21 Avete inteso che fu detto agli antichi: »Non uccidere; chiunque avrà ucciso sarà sottoposto al giudizio«.«
22 E io vi dico: chiunque si adira con il proprio fratello sarà sottoposto al giudizio; e chiunque dice al proprio fratello: "Raca", sarà sottoposto al giudizio; e chiunque gli dice: "Stolto", sarà sottoposto al fuoco della Geenna.
23 Se dunque tu presenti la tua offerta sull'altare e ti ricordi che tuo fratello ha qualcosa contro di te,
24 Lascia lì il tuo dono davanti all'altare e va' prima a riconciliarti con il tuo fratello; poi torna a offrire il tuo dono.
25 Raggiungi un accordo con il tuo avversario il prima possibile, mentre state andando insieme in tribunale, perché non ti consegni al giudice e il giudice ti consegni all'inserviente e tu venga gettato in prigione.
26 In verità ti dico: non uscirai finché non avrai pagato fino all'ultimo spicciolo.
27 Avete inteso che fu detto: »Non commettere adulterio«.«
28 E io vi dico: chiunque guarda una donna per desiderarla, ha già commesso adulterio con lei nel suo cuore.
29 Se il tuo occhio destro ti è motivo di scandalo, cavalo e gettalo via da te: è meglio per te che perisca una delle tue membra, piuttosto che tutto il tuo corpo venga gettato nella Geenna.
30 E se la tua mano destra ti è motivo di scandalo, tagliala e gettala via da te; perché è meglio per te che perisca una delle tue membra, piuttosto che tutto il tuo corpo venga gettato nella Geenna.
31 È stato anche detto: »Chiunque ripudia la propria moglie, le dia l'atto di ripudio«.«
32 E io vi dico: chiunque ripudia la propria moglie, eccetto il caso di unione illegittima, la espone all'adulterio, e chiunque sposa una ripudiata, commette adulterio.
33 Avete anche inteso che fu detto agli antichi: »Non spergiurare, ma adempi con il Signore i tuoi giuramenti«.«
34 Or io vi dico: non giurate per nulla: né per il cielo, perché è il trono di Dio;
35 né per la terra, perché è lo sgabello dei suoi piedi; né per Gerusalemme, perché è la città del gran Re.
36 Non giurare neppure per la tua testa, perché non hai il potere di rendere bianco o nero un solo capello.
37 Ma il vostro linguaggio sia questo: questo è e questo non è; tutto il resto viene dal maligno.
38 Avete inteso che fu detto: »Occhio per occhio e dente per dente«.«
39 E io vi dico di non opporvi al malvagio; anzi, se uno ti percuote sulla guancia destra, porgigli anche l'altra.
40 E a chi ti vuol chiamare in giudizio per la tunica, lascia anche il mantello.
41 E se uno ti vuole costringere a fare mille passi, fanne con lui duemila.
42 Da' a chi ti chiede e non rifiutare chi desidera un prestito da te.
43 Avete inteso che fu detto: Amerai il tuo prossimo e odierai il tuo nemico.»
44 E io vi dico: amate i vostri nemici, benedite coloro che vi maledicono, fate del bene a coloro che vi odiano e pregate per coloro che vi maltrattano e vi perseguitano.
45 affinché siate figli del Padre vostro celeste, che fa sorgere il suo sole sopra i malvagi e sopra i buoni, e fa piovere sopra i giusti e sopra gli ingiusti.
46 Se amate quelli che vi amano, quale ricompensa ne avete? Non fanno lo stesso anche i pubblicani?
47 E se date il saluto soltanto ai vostri fratelli, che cosa fate di straordinario? Non fanno forse lo stesso anche i pagani?
48 Voi dunque siate perfetti come è perfetto il Padre vostro celeste.
Capitolo 6
1 Guardatevi dal fare le vostre buone opere davanti agli uomini per essere da loro ammirati, altrimenti non ne avrete ricompensa presso il Padre vostro che è nei cieli.
2 Quando dunque fai l'elemosina, non farla conoscere con la tromba, come fanno gli ipocriti nelle sinagoghe e nelle strade per essere onorati dagli uomini. In verità vi dico: hanno già ricevuto la loro ricompensa.
3 Quanto a te, quando fai l'elemosina, non sappia la tua sinistra ciò che fa la tua destra,
4 perché la tua elemosina sia fatta nel segreto; e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà.
5 Quando pregate, non siate simili agli ipocriti che amano pregare stando ritti nelle sinagoghe e negli angoli delle piazze, per essere visti dalla gente. In verità vi dico: hanno già ricevuto la loro ricompensa.
6 Ma quando tu vuoi pregare, entra nella tua camera, chiudi la porta e prega il Padre tuo, che è nel segreto; e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà.
7 Nelle vostre preghiere, non sprecate parole come i pagani, i quali credono di essere esauditi a forza di parole.
8 Non siate come loro, perché il Padre vostro sa di quali cose avete bisogno prima ancora che gliele chiediate.
9 Ecco come dovete pregare:
Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il tuo nome.
10 Venga il tuo regno, sia fatta la tua volontà, come in cielo così in terra.
11 Dacci oggi il nostro pane quotidiano.
12 Rimetti a noi i nostri debiti, come noi li rimettiamo ai nostri debitori.
13 E non ci indurre in tentazione, ma liberaci dal male.
14 Perché se voi perdonate agli altri le loro colpe, il Padre vostro celeste perdonerà anche a voi.
15 Ma se voi non perdonate agli altri i loro peccati, neppure il Padre vostro perdonerà i vostri peccati.
16 E quando digiunate, non assumete un'aria malinconica come gli ipocriti, che si sfigurano la faccia per far vedere agli uomini che digiunano. In verità vi dico: hanno già ricevuto la loro ricompensa.
17 Ma tu, quando digiuni, ungiti il capo e lavati la faccia,
18 affinché non appaia agli uomini che tu digiuni, ma al Padre tuo che è nel segreto; e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà.
19 Non accumulatevi tesori sulla terra, dove la ruggine e le tignole consumano, e dove i ladri scassinano e rubano.
20 Ma accumulatevi tesori in cielo, dove né tignola né ruggine consumano, e dove ladri non scassinano né rubano.
21 Perché dov'è il tuo tesoro, là sarà anche il tuo cuore.
22 L'occhio è la lampada del corpo; se il tuo occhio è sano, tutto il tuo corpo sarà illuminato;
23 Ma se il tuo occhio è malvagio, tutto il tuo corpo sarà tenebroso. Se dunque la luce che è in te è tenebra, quanto grande sarà la tenebra!
24 Nessuno può servire due padroni, perché o odierà l'uno e amerà l'altro, oppure si affezionerà all'uno e disprezzerà l'altro. Non potete servire Dio e la ricchezza.
25 Perciò vi dico: non preoccupatevi per la vostra vita, di quello che mangerete o berrete; né per il vostro corpo, di quello che indosserete. La vita non vale forse più del cibo e il corpo più del vestito?
26 Guardate gli uccelli del cielo: non seminano, non mietono, non raccolgono nei granai; eppure il Padre vostro celeste li nutre. Non valete forse più di loro?
27 Chi di voi, per quanto si preoccupi, può aggiungere anche solo un'ora alla propria vita?
28 E perché vi preoccupate del vestito? Osservate come crescono i gigli del campo: non faticano e non filano.
29 Eppure io vi dico che neanche Salomone, con tutta la sua gloria, vestiva come uno di loro.
30 Ora se Dio veste così l'erba del campo, che oggi c'è e domani si getta nel fuoco, non farà molto di più per voi, gente di poca fede?
31 Non siate dunque in ansia, dicendo: Che mangeremo? Che berremo? Che indosseremo?
32 Perché sono i pagani che cercano tutte queste cose; e il Padre vostro celeste sa che ne avete bisogno.
33 Cercate prima il regno di Dio e la sua giustizia, e tutte queste cose vi saranno date in più.
34 Non preoccupatevi dunque del domani, perché il domani si preoccuperà di se stesso. A ciascun giorno basta il suo affanno.
Capitolo 7
1 Non giudicate, affinché non siate giudicati.
2 Perché secondo il giudizio con cui avete giudicato, sarete giudicati; e con la misura con cui avete misurato, sarà misurato a voi.
3 Perché guardi la pagliuzza che è nell'occhio del tuo fratello e non ti accorgi della trave che è nel tuo occhio?
4 Oppure come puoi dire al tuo fratello: «Lascia che tolga la pagliuzza dal tuo occhio», quando nel tuo occhio c'è la trave?
5 Ipocrita, togli prima la trave dal tuo occhio e allora ci vedrai bene per togliere la pagliuzza dall'occhio del tuo fratello.
6 Non date ciò che è santo ai cani e non gettate le vostre perle davanti ai porci, perché non le calpestino con le loro zampe e poi si rivoltino contro di voi e vi sbranino.
7 Chiedete e vi sarà dato; cercate e troverete; bussate e vi sarà aperto.
8 Perché chiunque chiede riceve, chi cerca trova, e a chi bussa sarà aperto.
9 Chi di voi, se il figlio gli chiede un pane, gli darà una pietra?
10 Oppure, se gli chiede un pesce, gli darà una serpe?
11 Se dunque voi, che siete cattivi, sapete dare cose buone ai vostri figli, quanto più il Padre vostro che è nei cieli darà cose buone a coloro che gliele chiedono!
12 Tutto quanto volete che gli uomini facciano a voi, anche voi fatelo a loro: questa è la Legge e i Profeti.
13 Entrate per la porta stretta, perché la porta larga e la via spaziosa conducono alla perdizione, e molti sono quelli che passano per esse;
14 Poiché stretta è la porta e angusta la via che conduce alla vita, e sono pochi quelli che la trovano!
15 Guardatevi dai falsi profeti, che vengono a voi in veste di pecore, ma dentro sono lupi rapaci.
16 Li riconoscerete dai loro frutti: si raccoglie forse l'uva dalle spine, o i fichi dai rovi?
17 Così ogni albero buono produce frutti buoni e ogni albero cattivo produce frutti cattivi.
18 Un albero buono non può produrre frutti cattivi, né un albero cattivo produrre frutti buoni.
19 Ogni albero che non dà buon frutto sarà tagliato e gettato nel fuoco.
20 Li riconoscerete dunque dai loro frutti.
21 Non chiunque mi dice: «Signore, Signore», chi entrerà nel regno dei cieli, ma colui che fa la volontà del Padre mio che è nei cieli.
22 Molti mi diranno in quel giorno: «Signore, Signore, non abbiamo profetizzato nel tuo nome e nel tuo nome cacciato demòni e compiuto molti miracoli?».
23 Allora dichiarerò loro: «Non vi ho mai conosciuti. Allontanatevi da me, voi tutti operatori d'iniquità».
24 Perciò chiunque ascolta queste mie parole e le mette in pratica, sarà simile a un uomo avveduto che ha costruito la sua casa sulla roccia.
25 Cadde la pioggia, strariparono i torrenti, soffiarono i venti e si abbatterono su quella casa, ed essa non fu distrutta, perché era fondata sulla roccia.
26 Chiunque ascolta queste mie parole e non le mette in pratica, è simile a un uomo stolto che ha costruito la sua casa sulla sabbia.
27 Cadde la pioggia, strariparono i torrenti, soffiarono i venti e si abbatterono su quella casa, ed essa fu rovesciata, e grande fu la sua rovina.«
28 Quando Gesù ebbe terminato questo discorso, la folla era stupita del suo insegnamento.
29 Infatti egli insegnava loro come uno che ha autorità e non come i loro scribi.
Capitolo 8
1 Quando Gesù scese dal monte, una grande folla lo seguì.
2 E un lebbroso gli si avvicinò e gli si inginocchiò davanti, dicendo: »Signore, se vuoi, puoi guarirmi«.«
3 Gesù stese la mano e lo toccò, dicendo: »Lo voglio, sii guarito!». E all'istante la sua lebbra fu guarita.
4 Allora Gesù gli disse: »Guardati dal dirlo a nessuno; va' invece, mostrati al sacerdote e presenta l'offerta prescritta da Mosè, per rendere testimonianza al popolo». la tua guarigione.«
5 Mentre Gesù entrava in Cafarnao, un centurione gli si avvicinò
6 e lo pregò, dicendo: »Signore, il mio servo giace paralizzato in casa mia e soffre terribilmente«.«
7 Gesù gli disse: »Io andrò e lo guarirò».
8 Il centurione rispose: «Signore, io non sono degno che tu entri sotto il mio tetto, ma di' soltanto una parola e il mio servo sarà guarito.
9 Perché anch'io sono un uomo sottoposto ad autorità, e ho dei soldati sotto di me. E dico a uno: "Va'", ed egli va; e a un altro: "Vieni", ed egli viene; e a un altro: "Fa' questo", ed egli lo fa.«
10 All'udire queste parole, Gesù restò ammirato e disse a quelli che lo seguivano: »In verità vi dico, non ho trovato nessuno in Israele con una fede così grande.
11 Perciò vi dico che molti verranno dall'oriente e dall'occidente e siederanno a mensa con Abramo, Isacco e Giacobbe nel regno dei cieli,
12 mentre i figli del regno saranno gettati nelle tenebre esteriori. Lì sarà pianto e stridore di denti.«
13 Allora Gesù disse al centurione: »Va', e ti sia fatto secondo la tua fede». E in quello stesso momento il suo servo fu guarito.
14 Gesù andò nella casa di Pietro e trovò la suocera di lui che giaceva a letto con la febbre.
15 Le toccò la mano e la febbre la lasciò; subito si alzò e si mise a servirli.
16 Venuta la sera, gli furono portati alcuni indemoniati ed egli, con una sola parola, scacciò gli spiriti e guarì tutti i malati.
17 Così si adempiva ciò che era stato detto per mezzo del profeta Isaia: »Egli ha preso le nostre infermità e si è caricato delle nostre malattie«.«
18 Quando Gesù vide una grande folla attorno a sé, ordinò di passare all'altra riva. del lago.
19 Allora uno scriba gli si avvicinò e gli disse: »Maestro, ti seguirò dovunque tu vada«.«
20 Gesù gli rispose: »Le volpi hanno le loro tane e gli uccelli del cielo i loro nidi, ma il Figlio dell'uomo non ha dove posare il capo«.«
21 Un altro discepolo gli disse: »Signore, permettimi di andare prima a seppellire mio padre«.«
22 Ma Gesù gli rispose: »Seguimi e lascia che i morti seppelliscano i loro morti«.«
23 Poi salì sulla barca e lo seguirono i suoi discepoli.
24 Ed ecco, vi fu un gran movimento nel mare, tanto che le onde coprivano la barca; ma egli dormiva.
25 Allora i suoi discepoli, accostatisi, lo svegliarono dicendo: »Signore, salvaci, siamo perduti!«.«
26 Gesù disse loro: »Perché avete paura, gente di poca fede?». Poi si alzò, comandò ai venti e al mare e si fece una grande bonaccia.
27 E tutti, pieni di meraviglia, dicevano: »Chi è costui, al quale anche i venti e il mare obbediscono?«.«
28 Essendo sceso all'altra riva del mare, nel paese dei Geraseni, due indemoniati, usciti dai sepolcri, gli si avvicinarono; erano tanto furiosi che nessuno osava passare per quella via.
29 E cominciarono a gridare: »Che c'è tra noi e te, Gesù, Figlio di Dio? Sei venuto qui a tormentarci prima del tempo?«.«
30 Ora c'era una numerosa mandria di porci che pascolava a una certa distanza.
31 E i demoni pregarono Gesù, dicendo: »Se ci scacci di qui, mandaci in quella mandria di porci«.«
32 Egli disse loro: »Andate». Essi uscirono dei corpi dei posseduti, e andarono nei porci. In quello stesso istante, tutta la mandria, dando inizio alla corsa, si precipitò giù per i ripidi pendii nel mare e perirono nelle acque.
33 Le guardie allora fuggirono e, entrate in città, raccontarono tutte queste cose e il fatto dell'indemoniato.
34 Subito tutta la città uscì incontro a Gesù e, appena lo videro, lo pregarono di andarsene dal loro territorio.
Capitolo 9
1 Gesù dunque salì sulla barca, passò di nuovo all'altra riva e giunse nella sua città.
2 Ed ecco, gli fu portato un paralitico disteso su un letto. Gesù, vedendo la loro fede, disse al paralitico: »Figliolo, fatti coraggio, ti sono perdonati i peccati«.«
3 Subito alcuni scribi dissero tra sé: »Costui bestemmia«.«
4 Gesù, conoscendo i loro pensieri, disse loro: »Perché pensate cose malvagie nei vostri cuori?
5 Che cosa è più facile, dire: «I tuoi peccati ti sono perdonati», oppure dire: «Àlzati e cammina»?
6 Ora, affinché sappiate che il Figlio dell'uomo ha autorità sulla terra di perdonare i peccati, disse al paralitico: «Alzati, prendi la tua barella e va' a casa tua».«
7 Poi si alzò e andò a casa sua.
8 Quando la folla vide questo prodigio, fu presa da timore e rese gloria a Dio che aveva dato un tale potere agli uomini.
9 Uscito di là, Gesù vide un uomo, chiamato Matteo, seduto al banco delle imposte, e gli disse: »Seguimi». Ed egli si alzò e lo seguì.
10 Ora avvenne che Gesù era a tavola in casa di Matteo, E un gran numero di pubblicani e peccatori si avvicinarono e si misero a sedere con lui e con i suoi discepoli.
11 Vedendo ciò, i farisei dicevano ai suoi discepoli: »Perché il vostro maestro mangia insieme ai pubblicani e ai pubblicani?». i pescatori ?«
12 Udito questo, Gesù disse loro: »Non sono i sani che hanno bisogno del medico, ma i malati.
13 Andate e imparate che cosa significa questa parola: Io voglio misericordia e non sacrificio. Perché non sono venuto a chiamare i giusti, ma i pescatori.«
14 Allora i discepoli di Giovanni gli si avvicinarono e gli dissero: »Perché noi e i farisei digiuniamo spesso, mentre i tuoi discepoli non digiunano?«.«
15 Gesù rispose loro: »Possono forse gli invitati a nozze essere in lutto mentre lo sposo è con loro? Ma verranno giorni quando lo sposo sarà loro tolto, e allora digiuneranno.
16 Nessuno cuce un pezzo di stoffa nuova su un vestito vecchio, perché porta via qualcosa dal vestito e lo strappo diventa peggiore.
17 Né si mette vino nuovo in otri vecchi, altrimenti si rompono gli otri, il vino si spande e gli otri vanno perduti. Ma il vino nuovo si mette in otri nuovi, e così l'uno e gli altri si conservano.«
18 Mentre parlava loro in questo modo, un capo della sinagoga Entrò, si prostrò davanti a lui e disse: »Mia figlia è morta proprio ora; ma vieni, imponi la tua mano su di lei ed ella vivrà«.«
19 Gesù si alzò e lo seguì con i suoi discepoli.
20 Ed ecco, una donna, che soffriva di perdite di sangue da dodici anni, gli si avvicinò da dietro e gli toccò il lembo del mantello.
21 Diceva infatti tra sé: »Se riuscirò anche solo a toccare il suo mantello, sarò guarita«.«
22 Gesù allora si voltò e, vedendola, le disse: »Coraggio, figlia, la tua fede ti ha salvata». E in quell'istante la donna fu guarita.
23 Quando Gesù arrivò alla casa del capo della sinagoga, Vedendo i suonatori di flauto e la folla rumorosa, disse loro:
24 »Andatevene, perché la fanciulla non è morta, ma dorme». E si misero a ridere di lui.
25 Dopo che la folla fu cacciata fuori, egli entrò, prese la fanciulla per mano e lei si alzò.
26 E la notizia si diffuse per tutto il paese.
27 Mentre Gesù proseguiva il suo cammino, due ciechi lo seguirono, dicendo a gran voce: »Figlio di Davide, abbi pietà di noi!«.«
28 Quando fu entrato in casa, i ciechi gli si avvicinarono e Gesù disse loro: »Credete che io possa fare questo?». Gli risposero: »Sì, Signore«.«
29 Allora toccò loro gli occhi e disse: »Sia fatto a voi secondo la vostra fede«.«
30 E subito si aprirono loro gli occhi. E Gesù disse loro severamente: »Badate che nessuno lo sappia!«.«
31 Ma quando se ne furono andati, proclamarono la sua lode in tutto il paese.
32 Dopo che se ne furono andati, gli fu presentato un uomo muto, posseduto da un demonio.
33 Dopo che il demonio fu scacciato, il muto cominciò a parlare e la folla fu piena di stupore e diceva: »Non si è mai vista una cosa simile in Israele«.«
34 Ma i farisei dicevano: »È per mezzo del principe dei demòni che egli scaccia i demòni«.«
35 E Gesù andava attorno per tutte le città e i villaggi, insegnando nelle loro sinagoghe, predicando il vangelo del regno e guarendo ogni malattia e infermità.
36 Vedendo la moltitudine degli uomini, ne sentì compassione, perché erano stanchi e sfiniti, come pecore senza pastore.
37 Allora disse ai suoi discepoli: »La messe è molta, ma gli operai sono pochi.
38 Pregate dunque intensamente il Signore della messe perché mandi operai nella sua messe.«
Capitolo 10
1 Poi, chiamati a sé i suoi dodici discepoli, diede loro il potere di scacciare gli spiriti impuri e di guarire ogni sorta di malattie e di infermità.
2 Questi sono i nomi dei dodici apostoli: il primo è Simone, chiamato Pietro, poi Andrea suo fratello; Giacomo di Zebedeo e Giovanni suo fratello;
3 Filippo e Bartolomeo; Tommaso e Matteo il pubblicano; Giacomo, figlio di Alfeo e Taddeo;
4 Simone lo Zelota e Giuda l'Iscariota, che poi lo tradì.
5 Questi sono i Dodici che Gesù inviò, dopo aver dato loro queste istruzioni: »Non andate fra i pagani e non entrate nelle città dei Samaritani, perché sono i vostri padri e i vostri padri, perché sono i vostri padri e i vostri padri.;
6 Rivolgetevi piuttosto alle pecore perdute della casa d'Israele.
7 Dovunque andiate, predicate che il regno dei cieli è vicino.
8 Guarisci i malati, risuscitate i morti, purificate i lebbrosi, scacciate i demoni: gratuitamente avete ricevuto, gratuitamente date.
9 Non portate oro, argento o altra valuta nelle vostre cinture,
10 né sacca da viaggio, né due tuniche, né sandali, né bastone, perché l'operaio ha diritto al suo nutrimento.
11 In qualunque città o villaggio entriate, domandate se là è degno e rimanete con lui finché non ve ne andiate.
12 Quando entrate nella casa, salutatela [dicendo: Pace su questa casa].
13 E se questa casa ne è degna, la vostra pace scenda su di essa; ma se non ne è degna, la vostra pace ritorni a voi.
14 Se poi rifiutano di ricevervi e di ascoltare la vostra parola, uscite da quella casa o da quella città, scuotendo la polvere dai vostri piedi.
15 In verità vi dico: nel giorno del giudizio la terra di Sodoma e Gomorra avrà una sorte più sopportabile di questa città.
16 Ecco, io vi mando come pecore in mezzo ai lupi; siate dunque prudenti come i serpenti e semplici come le colombe.
17 Guardatevi dagli uomini, perché vi consegneranno ai loro tribunali e vi flagelleranno nelle loro sinagoghe.
18 E sarete condotti davanti a governatori e re per causa mia, per rendere testimonianza di me davanti a loro e davanti ai pagani.
19 E quando vi consegneranno, non preoccupatevi di come dovrete parlare o di che cosa dovrete dire, perché vi sarà suggerito in quell'ora stessa ciò che dovrete dire.
20 Perché non siete voi a parlare, ma è lo Spirito del Padre vostro che parla in voi.
21 Il fratello darà a morte il fratello, e il padre il figlio; e i figli insorgeranno contro i genitori e li faranno morire.
22 Sarete tutti odiati a causa del mio nome ; Ma chi persevera fino alla fine sarà salvato.
23 Quando vi perseguiteranno in una città, fuggite in un'altra. In verità vi dico: non avrete finito di percorrere tutte le città d'Israele, prima che venga il Figlio dell'uomo.
24 Il discepolo non è da più del maestro, né il servo da più del suo padrone.
25 È sufficiente per il discepolo essere come il suo maestro e per il servo come il suo padrone. Se hanno chiamato Beelzebub il capofamiglia, quanto più quelli della sua casa!
26 Non li temete dunque, perché non c'è nulla di nascosto che non sarà svelato, né di segreto che non sarà manifestato.
27 Quello che vi dico nelle tenebre ditelo nella luce, e quello che vi è sussurrato all'orecchio predicatelo sui tetti.
28 E non abbiate paura di coloro che uccidono il corpo, ma non hanno potere di uccidere l'anima; temete piuttosto colui che ha il potere di far perire e l'anima e il corpo nella Geenna.
29 Due passeri non si vendono forse l'un l'altro per un asso? E nessuno cade a terra senza permesso da tuo Padre.
30 Perfino i capelli del vostro capo sono tutti contati.
31 Non abbiate dunque paura: voi valete più di molti passeri.
32 Perciò chiunque mi avrà riconosciuto davanti agli uomini, anch'io lo riconoscerò davanti al Padre mio che è nei cieli;
33 E chiunque mi rinnegherà davanti agli uomini, anch'io lo rinnegherò davanti al Padre mio che è nei cieli.
34 Non pensate che io sia venuto a portare pace sulla terra; sono venuto a portare, non pace, ma la spada.
35 Sono venuto a separare il figlio da suo padre, la figlia da sua madre, la nuora da sua suocera.
36 I nemici dell'uomo saranno quelli della sua stessa casa.
37 Chi ama il padre o la madre più di me non è degno di me; e chi ama il figlio o la figlia più di me non è degno di me.
38 Chi non prende la sua croce e non mi segue, non è degno di me.
39 Chi salva la propria vita, la perderà; ma chi perde la propria vita per causa mia, la salverà.
40 Chi accoglie voi accoglie me, e chi accoglie me accoglie colui che mi ha mandato.
41 Chi accoglie un profeta come profeta, riceverà la ricompensa del profeta; e chi accoglie un giusto come giusto, riceverà la ricompensa del giusto.
42 E chiunque avrà dato anche solo un bicchiere d'acqua fresca a uno di questi piccoli perché è mio discepolo, in verità io vi dico: non perderà affatto la sua ricompensa.«
Capitolo 11
1 Dopo che Gesù ebbe terminato di dare istruzioni ai suoi dodici discepoli, partì di là per insegnare e predicare nelle loro città.
2 Giovanni, nella sua prigione, Avendo sentito parlare delle opere di Cristo, mandò due dei suoi discepoli a dirgli:
3. Sei tu quello che verrà o dobbiamo aspettarci qualcun altro?»
4 Gesù rispose loro: »Andate e riferite a Giovanni ciò che udite e vedete:
5 I ciechi riacquistano la vista, gli zoppi camminano, i lebbrosi sono guariti, i sordi odono, i morti risuscitano, i poveri sono evangelizzati.
6 Beato l'uomo a cui non farò inciampare!«
7 Mentre questi se ne andavano, Gesù cominciò a parlare di Giovanni alla folla:
8 »Che cosa siete andati a vedere nel deserto? Una canna sbattuta dal vento? Che cosa siete andati a vedere? Un uomo vestito con morbide vesti? Quelli che vestono morbide vesti stanno nei palazzi dei re».
9 Ma che cosa siete andati a vedere? Un profeta? Sì, vi dico, anzi, più che un profeta.
10 Egli è colui del quale è scritto: «Ecco, io mando il mio messaggero davanti a te, il quale camminerà davanti a te e preparerà la tua via».
11 In verità vi dico: tra i nati di donna non è sorto nessuno più grande di Giovanni il Battista; tuttavia, il più piccolo nel regno dei cieli è più grande di lui.
12 Dai giorni di Giovanni Battista fino ad ora, il regno dei cieli è stato portato via con la violenza e i violenti se ne sono impadroniti.
13 Poiché tutti i Profeti e la Legge hanno profetato fino a Giovanni.
14 E se volete comprenderlo, egli è quell'Elia che deve venire.
15 Chi ha orecchi intenda!«
16 A chi paragonerò questa generazione? Sono simili a bambini seduti in piazza, che gridano ai loro compagni:
17 Abbiamo suonato il flauto e non avete ballato; abbiamo cantato un lamento e non vi siete percossi il petto.
18 È venuto Giovanni, che non mangia né beve, e dicono: Ha un demonio.;
19 È venuto il Figlio dell'uomo, che mangia e beve, e dicono: «Ecco un mangione e un beone, un amico dei pubblicani e dei peccatori». Ma la Sapienza è stata giustificata dai suoi figli.«
20 Allora Gesù cominciò a rimproverare le città nelle quali aveva compiuto la maggior parte dei suoi miracoli, perché non si erano convertite.
21 Guai a te, Corazin! Guai a te, Betsaida! Perché se miracoli Se quelli che sono stati creati in mezzo a voi fossero stati creati a Tiro e Sidone, avrebbero fatto penitenza da tempo sotto il cilicio e la cenere.
22 Sì, vi dico: nel giorno del giudizio, Tiro e Sidone saranno trattate meno duramente di voi.
23 E tu, Cafarnao, che ti innalzi fino al cielo, sarai abbassata fino all'inferno; perché se miracoli se ciò che era stato fatto entro le tue mura fosse stato fatto a Sodoma, essa sarebbe rimasta in piedi fino a questo giorno.
24 Sì, vi dico, nel giorno del giudizio la sorte della terra di Sodoma sarà più sopportabile della tua.«
25 In quel tempo Gesù disse ancora: »Ti rendo lode, Padre, Signore del cielo e della terra, perché hai nascosto queste cose ai sapienti e agli intelligenti e le hai rivelate ai piccoli.
26 Sì, Padre, Ti benedico perché ti è piaciuto in questo modo.
27 Ogni cosa mi è stata data dal Padre mio; nessuno conosce il Figlio se non il Padre, e nessuno conosce il Padre se non il Figlio e colui al quale il Figlio abbia voluto rivelarlo.
28 Venite a me, voi tutti che siete affaticati e oppressi, e io vi darò riposo.
29 Prendete il mio giogo sopra di voi e imparate da me, perché io sono mansueto e umile di cuore; e troverete ristoro per le vostre anime.
30 Perché il mio giogo è dolce e il mio carico è leggero.«
Capitolo 12
1 In quel tempo, Gesù passava in giorno di sabato tra i campi di grano e i suoi discepoli, avendo fame, cominciarono a cogliere delle spighe e a mangiarle.
2 Vedendo ciò, i farisei gli dissero: »I tuoi discepoli stanno facendo quello che non è lecito fare di sabato«.«
3 Ma egli rispose loro: »Non avete letto quello che fece Davide quando lui e quelli che erano con lui ebbero fame?
4 Come entrò nella casa di Dio e mangiò i pani consacrati, che non era lecito mangiare né a lui né ai suoi compagni, ma solo ai sacerdoti?
5 O non avete letto nella Legge che nei giorni di sabato i sacerdoti nel tempio violano il sabato e tuttavia commettono peccato?
6 Ma io vi dico che qui c'è uno più grande del tempio.
7 Se hai capito questo detto: «Io voglio misericordiae non il sacrificio, non avresti mai condannato persone innocenti.
8 Perché il Figlio dell'uomo è Signore anche del sabato.«
9 Gesù, partito di là, entrò nella loro sinagoga.
10 Ora c'era lì un uomo che aveva una mano inaridita, e chiesero a Gesù: »È lecito guarire in giorno di sabato?». Questo per avere un pretesto per accusarlo.
11 Ed egli rispose loro: »Chi di voi, se ha una pecora e questa cade in giorno di sabato in una fossa, non la afferra e la tira fuori?».
12 Ora, quanto più vale un uomo di una pecora! Perciò è lecito fare del bene di sabato.«
13 Allora disse all'uomo: »Stendi la tua mano». Egli la stese, e quella tornò sana come l'altra.
14 Allora i farisei uscirono e tennero consiglio contro di lui per farlo morire.
15 Ma Gesù, saputolo, si allontanò di là. Una grande folla lo seguì ed egli guarì tutti i loro malati.
16 E ordinò loro di non divulgarlo:
17 affinché si adempisse la parola detta dal profeta Isaia:
18 »Ecco il mio servo che io ho scelto, il mio diletto, nel quale mi sono compiaciuto. Porrò il mio Spirito sopra di lui, ed egli annuncerà la giustizia alle nazioni».
19 Non contenderà, non griderà, né si udrà la sua voce nelle piazze.
20 Egli non spezzerà la canna rotta né spegnerà lo stoppino fumante, finché non avrà fatto trionfare la giustizia.
21 Nel suo nome spereranno le nazioni.«
22 Allora gli condussero un indemoniato, cieco e muto, ed egli lo guarì, sicché l'uomo parlava e vedeva.
23 E tutto il popolo era stupito e diceva: »Non è costui il figlio di Davide?«.«
24 Ma i farisei, udito questo, dissero: »Egli scaccia i demoni solo per mezzo di Beelzebub, capo dei demoni«.«
25 Gesù, conoscendo i loro pensieri, disse loro: »Ogni regno diviso in se stesso sarà devastato, e ogni città o casa divisa in se stessa non potrà reggere.
26 Ora, se Satana scaccia Satana, egli è diviso in se stesso; come dunque potrà reggere il suo regno?
27 E se io scaccio i demoni per mezzo di Beelzebub, per mezzo di chi li scacciano i vostri figli? Per questo saranno loro i vostri giudici.
28 Ma se è per mezzo dello Spirito di Dio che io scaccio i demoni, Il regno di Dio è dunque giunto a voi.
29 E come può uno entrare nella casa di un uomo forte e rubargli i mobili, se prima non ha legato quell'uomo forte? Solo allora potrà rubargli la casa.
30 Chi non è con me è contro di me, e chi non raccoglie con me disperde.
31 Perciò io vi dico: ogni peccato e bestemmia sarà perdonata agli uomini; ma la bestemmia contro lo Spirito non sarà perdonata.
32 E chiunque parli contro il Figlio dell'uomo sarà perdonato; ma chiunque parli contro lo Spirito Santo non sarà perdonato, né in questo secolo né in quello futuro.
33 O prendete l'albero buono e buono anche il suo frutto, o prendete l'albero cattivo e cattivo anche il suo frutto; perché l'albero si conosce dal frutto.
34 Razza di vipere, come potete dire qualcosa di buono, voi che siete malvagi? Poiché la bocca dice ciò che il cuore è pieno.
35 L'uomo buono trae da un buon tesoro del suo cuore cose buone, mentre l'uomo malvagio trae fuori cose cattive da un tesoro malvagio.
36 Io vi dico: di ogni parola infondata che avranno detta, gli uomini renderanno conto nel giorno del giudizio.
37 Perché sarai giustificato dalle tue parole e sarai condannato dalle tue parole.«
38 Allora alcuni scribi e farisei presero la parola e dissero: »Maestro, vorremmo che tu ci facessi vedere un segno«.«
39 Ed egli rispose loro: »Questa generazione malvagia e adultera chiede un segno, ma nessuno gli sarà dato, se non il segno del profeta Giona.
40 Come Giona rimase tre giorni e tre notti nel ventre del pesce, così il Figlio dell'uomo resterà tre giorni e tre notti nel cuore della terra.
41 Gli uomini di Ninive si alzeranno nel giudizio con questa generazione e la condanneranno, perché essi si convertirono alla voce di Giona; e qui c'è uno più grande di Giona.
42 La regina del Sud si alzerà nel giudizio con questa generazione e la condannerà, perché ella venne dagli estremi confini della terra per ascoltare la sapienza di Salomone; ed ecco, qui c'è uno più grande di Salomone.
43 Quando uno spirito impuro esce da un uomo, si aggira per luoghi aridi, cercando riposo, ma non ne trova.
44 Poi disse: «Ritornerò alla mia casa da cui sono uscito». E quando tornò, la trovò vuota, pulita e adorna.
45 Allora andò e prese con sé altri sette spiriti peggiori di lui ed entrati in questa casa, Lì stabilirono la loro dimora, e l'ultima condizione di quell'uomo fu peggiore della prima. Così sarà anche per questa generazione malvagia.«
46 Mentre egli parlava ancora alla folla, sua madre e i suoi fratelli erano fuori e cercavano di parlargli.
47 Qualcuno gli disse: »Tua madre e i tuoi fratelli sono fuori e vogliono parlarti«.«
48 Gesù rispose a colui che gli aveva chiesto questo: »Chi è mia madre e chi sono i miei fratelli?«.«
49 E stendendo la mano verso i suoi discepoli, disse: »Ecco mia madre e i miei fratelli.
50 Perché chiunque fa la volontà del Padre mio che è nei cieli, egli è per me fratello, sorella e madre.«
Capitolo 13
1 Quel giorno Gesù uscì di casa e sedette in riva al mare.
2 Poiché una grande folla si era radunata attorno a lui, egli dovette salire su una barca e sedervi, mentre la folla stava sulla riva;
3 E disse loro molte cose in parabole: — Il seminatore, disse, uscì a seminare.
4 Mentre seminava, una parte del seme cadde lungo la strada; vennero gli uccelli del cielo e la mangiarono.
5 Un'altra parte cadde sul terreno sassoso, dove non c'era molta terra, e germogliò subito, perché il terreno era poco profondo.
6 Ma quando spuntò il sole, la pianta, colpita dal calore e senza radici, seccò.
7 Un'altra parte cadde tra le spine, e le spine crebbero e la soffocarono.
8 Un'altra parte cadde sulla terra buona e diede frutto: il cento, il sessanta, il trenta.
9 Chi ha orecchi intenda!«
10 Allora i suoi discepoli gli si avvicinarono e gli dissero: »Perché parli loro in parabole?«.«
11 Egli rispose loro: »A voi è dato conoscere i misteri del regno dei cieli, ma a loro non è dato.
12 Perché a chi ha sarà dato e sarà nell'abbondanza; ma a chi non ha sarà tolto anche quello che ha.
13 Per questo parlo loro in parabole, Perché quando vedono, non vedono, e quando odono, non odono né comprendono.
14 Si adempie per loro la profezia di Isaia: »Udrete e non comprenderete, guarderete e non vedrete.
15 Perché il cuore di questo popolo è diventato insensibile, hanno indurito i loro orecchi e hanno chiuso i loro occhi, perché non vedano con gli occhi, non odano con gli orecchi, non comprendano con il cuore, non si convertano e non siano guariti da me.«
16 Beati i vostri occhi perché vedono e i vostri orecchi perché odono!
17 In verità vi dico: molti profeti e giusti hanno desiderato vedere ciò che voi vedete, ma non lo videro, e ascoltare ciò che voi ascoltate, ma non lo ascoltarono.
18 Voi dunque ascoltate cosa significa La parabola del seminatore:
19 »Chi ascolta la parola del regno e non la comprende, viene il maligno e porta via ciò che è stato seminato nel suo cuore: così è stato seminato il seme.
20 Il luogo sassoso sul quale è caduto è colui che ascolta la parola e subito l'accoglie con gioia,
21 Ma egli non ha radici, è instabile; e appena giunge una tribolazione o persecuzione a causa della parola, subito egli viene meno.
22 Le spine seminate sono coloro che ascoltano la parola; ma le preoccupazioni del mondo e l'inganno della ricchezza soffocano la parola ed essa non dà frutto.
23 Il terreno buono è colui che ascolta la parola e la comprende; egli porta frutto e produce a uno il cento, a un altro il sessanta, a un altro il trenta.«
24 Disse loro un'altra parabola, dicendo: »Il regno dei cieli è simile a un uomo che ha seminato del buon seme nel suo campo.
25 Ma mentre gli uomini dormivano, venne il suo nemico, seminò della zizzania in mezzo al grano e se ne andò.
26 Quando poi l'erba fu cresciuta e fece il suo frutto, apparve anche la zizzania.
27 Allora i servi andarono dal padrone di casa e gli dissero: «Signore, non hai seminato del buon seme nel tuo campo? Da dove viene dunque la zizzania?».
28 Egli rispose loro: «Un nemico ha fatto questo». I servi gli dissero: «Vuoi che andiamo a raccoglierlo?».
29 No, disse loro, perché non sradichiate il grano insieme alla zizzania.
30 Lasciate che l'una e l'altra crescano fino alla mietitura; e al momento della mietitura dirò ai mietitori: Raccogliete prima la zizzania e legatela in fasci per bruciarla; e il grano riponetelo nel mio granaio.«
31 Disse loro un'altra parabola, dicendo: »Il regno dei cieli è simile a un granello di senape, che un uomo prese e seminò nel suo campo.
32 Esso è il più piccolo di tutti i semi; ma, una volta cresciuto, è più grande di tutte le piante dell'orto e diventa un albero, tanto che gli uccelli del cielo vengono a ripararsi fra i suoi rami.«
33 Disse loro anche questa parabola: »Il regno dei cieli è simile al lievito, che una donna prese e mescolò in circa trenta chili di farina, finché non fu tutta impastata«.«
34 Tutte queste cose Gesù disse alla folla parabole, e lui le parlava solo in parabole,
35 così si adempie la parola del profeta: «Aprirò la mia bocca e parabolee rivelerò cose nascoste fin dalla creazione del mondo.
36 Poi, congedata la folla, tornò a casa; i suoi discepoli gli si avvicinarono e gli dissero: »Spiegaci la parabola della zizzania nel campo«.«
37 Ed egli rispose: »Colui che semina il buon seme è il Figlio dell'uomo;
38 Il campo è il mondo; il buon grano sono i figli del regno; la zizzania sono i figli del maligno;
39 Il nemico che ha seminato è il diavolo; la mietitura è la fine del mondo; i mietitori sono gli angeli.
40 Come dunque si raccoglie la zizzania e la si brucia nel fuoco, così avverrà alla fine del mondo.
41 Il Figlio di Dio manderà i suoi angeli, i quali raccoglieranno dal suo regno tutti gli scandali e tutti gli operatori di iniquità,
42 e li getteranno nella fornace ardente. Lì sarà pianto e stridore di denti.
43 Allora i giusti splenderanno come il sole nel regno del Padre loro. Chi ha orecchi, intenda!
44 »Il regno dei cieli è simile a un tesoro nascosto in un campo; un uomo lo trova e lo nasconde di nuovo». Ancora, E, pieno di gioia, va, vende tutto ciò che ha e compra quel campo.
45 »Il regno dei cieli è simile a un mercante che va in cerca di perle preziose.
46 Trovata una perla di grande valore, andò, vendette tutto quello che aveva e la comprò.
47 »Ancora, il regno dei cieli è simile a una rete gettata nel mare, che raccoglie ogni genere di pesci.
48 Quando è piena, i pescatori la tirano fuori e, sedutisi sulla riva, scelgono i pesci buoni e li mettono nei vasi, e buttano via quelli cattivi.
49 Lo stesso accadrà alla fine del mondo: gli angeli Verranno e separeranno i malvagi dai giusti,
50 e li getteranno nella fornace ardente. Lì sarà pianto e stridore di denti.
51 »Avete capito tutte queste cose?». Gli risposero: »Sì, Signore«.«
52 E aggiungeva: »Per questo ogni scriba esperto nel regno dei cieli è simile a un padre di famiglia che estrae dal suo tesoro cose nuove e cose antiche«.«
53 Dopo che Gesù ebbe terminato queste cose, parabole, Da lì è partito.
54 Giunto nella sua patria, insegnava nella sinagoga e la gente rimaneva stupita e diceva: »Da dove gli vengono questa sapienza e questi miracoli?».
55 Non è costui il figlio del falegname? Non si chiama sua madre? Sposato, e i suoi fratelli Giacomo, Giuseppe, Simone e Giuda?
56 E le sue sorelle non stanno tutte da noi? Da dove gli vengono dunque tutte queste cose?«
57 E fu per loro motivo di scandalo. Ma Gesù disse loro: »Un profeta non è disprezzato se non nella sua patria e in casa sua«.«
58 E non fece molti miracoli in quel luogo a causa della loro incredulità.
Capitolo 14
1 In quel tempo Erode, il tetrarca, sentì parlare delle cose che si pubblicavano riguardo a Gesù.
2 Poi disse ai suoi servi: »Costui è Giovanni il Battista. È risuscitato dai morti e per questo il potere dei miracoli opera in lui«.«
3 Erode infatti aveva arrestato Giovanni, lo aveva legato con catene e lo aveva gettato nella prigione, a causa di Erodiade, moglie di suo fratello Filippo,
4 perché Giovanni gli diceva: »Non ti è lecito tenerla in moglie«.«
5 Avrebbe voluto farlo morire, ma aveva paura del popolo, che considerava Giovanni un profeta.
6 Mentre si festeggiava il compleanno di Erode, la figlia di Erodiade danzò in pubblico e piacque a Erode.,
7 così che egli le promise con giuramento di darle tutto quello che avesse chiesto.
8 Ella, istigata per prima da sua madre, disse: »Dammi qui, su un vassoio, la testa di Giovanni Battista«.«
9 Il re ne fu rattristato; ma a causa del giuramento e dei suoi commensali, ordinò che gli fosse dato,
10 e mandò a decapitare Giovanni nella sua prigione.
11 E la testa, portata su un vassoio, fu data alla fanciulla, che la portò a sua madre.
12 I discepoli di Giovanni andarono, presero il corpo e lo seppellirono; poi andarono a informare Gesù.
13 Udito questo, Gesù partì di là su una barca e si ritirò in un luogo deserto, in disparte. Ma la folla lo venne a sapere e lo seguì a piedi dalle città. vicinato.
14 Sbarcato, vide una grande folla, ebbe compassione di loro e guarì i loro malati.
15 Quando fu sera, gli si avvicinarono i suoi discepoli e gli dissero: »Il luogo è deserto ed è ormai tardi; congeda la folla perché vada nei villaggi a comprarsi da mangiare«.«
16 Ma Gesù disse loro: »Non occorre che se ne vadano; date loro voi stessi da mangiare«.«
17 Gli risposero: »Qui non abbiamo altro che cinque pani e due pesci«.«
18 Disse loro: »Portatemeli qui».
19 Dopo aver fatto sedere la folla sull'erba, prese i cinque pani e i due pesci e, alzati gli occhi al cielo, recitò la benedizione; poi spezzò i pani e li diede ai discepoli, e i discepoli li distribuirono alla folla.
20 Tutti mangiarono e furono saziati, e portarono via dodici ceste piene di pezzi avanzati.
21 Il numero di coloro che avevano mangiato era di circa cinquemila uomini, senza donne e i bambini.
22 Subito dopo, Gesù costrinse i suoi discepoli a salire sulla barca e a precederlo sull'altra riva del lago, mentre egli avrebbe congedato la folla.
23 Dopo averla congedata, salì sul monte, tutto solo, a pregare. E quando fu sera, se ne stava lassù, tutto solo.
24 Intanto la barca, che si trovava già in mezzo al mare, era agitata dalle onde, a causa del vento contrario.
25 Verso la quarta veglia della notte, Gesù uscì verso i suoi discepoli, camminando sul mare.
26 Quando lo videro camminare sul mare, furono turbati e dissero: »È un fantasma!» e si misero a gridare dalla paura.
27 Subito Gesù parlò loro e disse: »Coraggio, sono io, non abbiate paura!«.«
28 Allora Pietro prese la parola e disse: »Signore, se sei tu, comandami di venire da te sulle acque«.«
29 E Pietro gli disse: »Vieni!». E Pietro, scendendo dalla barca, camminò sulle acque e andò verso Gesù.
30 Ma, vedendo la violenza del vento, ebbe paura e, cominciando ad affondare, gridò: »Signore, salvami!«.«
31 E subito Gesù stese la mano, lo afferrò e gli disse: »Uomo di poca fede, perché hai dubitato?«.«
32 E quando salirono sulla barca, il vento cessò.
33 Allora quelli che erano sulla barca vennero e gli si prostrarono davanti, dicendo: »Veramente tu sei il Figlio di Dio!«.«
34 Dopo aver attraversato il lago, approdarono a Genezaret.
35 La gente del luogo, riconosciutolo, mandò messaggeri in tutta la zona circostante, e gli portarono tutti i malati.
36 E lo pregarono che lasciasse loro toccare almeno il lembo del suo mantello; e tutti quelli che lo toccavano venivano guariti.
Capitolo 15
1 Allora alcuni scribi e farisei venuti da Gerusalemme si avvicinarono a Gesù e gli dissero:
2 »Perché i tuoi discepoli trasgrediscono la tradizione degli antichi? Perché non si lavano le mani quando mangiano«.«
3 Egli rispose loro: »E voi, perché trasgredite il comandamento di Dio a motivo della vostra tradizione?
4 Poiché Dio ha detto: «Onora tuo padre e tua madre», e: «Chiunque maledice suo padre o sua madre sia messo a morte».
5 Ma voi dite: «Chiunque dice a suo padre o a sua madre: “Tutto ciò che avrei potuto aiutarti, l’ho dato a lui”,
6. Non ha altro dovere onorare il padre o la madre; e con la vostra tradizione annullate il comandamento di Dio.
7 Ipocriti! Isaia aveva ragione quando profetizzò di voi:
8 Questo popolo mi onora con le labbra, ma il suo cuore è lontano da me.
9 Invano mi onorano, dandomi precetti che sono solo comandamenti di uomini.«
10 Poi condusse la folla vicino a sé e disse loro: »Ascoltate e comprendete.
11 Non ciò che entra nella bocca contamina l'uomo, ma ciò che esce dalla bocca: questo contamina l'uomo.«
12 Allora i suoi discepoli gli si avvicinarono e gli dissero: »Sai che i farisei si sono scandalizzati nell'udire queste cose?«.«
13 Egli rispose: »Ogni pianta che il Padre mio celeste non ha piantato, sarà sradicata.
14 Lasciateli, sono guide cieche. E se un cieco guida un altro cieco, tutti e due cadranno in una fossa.«
15 Pietro gli disse: »Spiegaci questa parabola«.«
16 Gesù rispose: »Anche voi siete ancora senza intelletto?
17 Non capite che tutto ciò che entra nella bocca, passa nel ventre e viene gettato nel segreto?
18 Ma ciò che esce dalla bocca proviene dal cuore; questo è ciò che contamina l'uomo.
19 Poiché dal cuore provengono pensieri malvagi, omicidi, adultèri, fornicazioni, furti, false testimonianze, maldicenze.
20 Questo è ciò che rende impuro l'uomo; ma il mangiare senza lavarsi le mani non rende impuro l'uomo.«
21 Partito di là, Gesù si ritirò verso Tiro e Sidone.
22 Ed ecco, una donna Cananea, che veniva da quella terra, si mise a gridare a gran voce: »Abbi pietà di me, Signore, figlio di Davide! Mia figlia è tormentata da un demonio«.«
23 Gesù non le rivolse neppure una parola. Allora i suoi discepoli gli si avvicinarono e lo implorarono: »Esaudiscila, perché ci viene dietro gridando«.«
24 Egli rispose: »Non sono stato mandato se non alle pecore perdute della casa d'Israele«.«
25 Ma questa donna si avvicinò e si inginocchiò davanti a lui, dicendo: »Signore, aiutami!«.«
26 Ma egli rispose: »Non è bene prendere il pane dei figli e gettarlo ai cagnolini«.«
27 »È vero, Signore«, disse, «ma almeno i cagnolini mangiano le briciole che cadono dalla tavola dei loro padroni».«
28 Allora Gesù le disse: »Donna, grande è la tua fede! Ti è stato fatto!». E in quell'istante sua figlia fu guarita.
29 Gesù partì di là e giunse al mare di Galilea; salì sul monte e là si pose a sedere.
30 E si avvicinarono a lui grandi folle, recando con sé zoppi, ciechi, sordi, muti, storpi e molti altri malati. pazienti. Li deposero ai suoi piedi ed egli li guarì;
31 Così la folla fu piena di meraviglia nel vedere i muti parlare, gli storpi Guarirono, gli zoppi camminarono, i ciechi videro e lei glorificò il Dio d'Israele.
32 Allora Gesù chiamò a sé i suoi discepoli e disse: »Sento compassione per questa folla, perché ormai da tre giorni stanno con me e non hanno da mangiare. Non voglio rimandarli digiuni, perché non vengano meno lungo il cammino«.«
33 I discepoli gli dissero: »Dove troveremo in questo deserto tanti pani da sfamare una folla così grande?«.«
34 Gesù chiese loro: »Quanti pani avete?». Gli risposero: »Sette, e pochi pesciolini«.«
35 Poi fece sedere la folla per terra,
36 Prese i sette pani e i pesci, rese grazie, li spezzò e li diede ai discepoli, e questi alla folla.
37 Tutti mangiarono e furono saziati, e dei pezzi avanzati raccolsero sette ceste piene.
38 Il numero di coloro che avevano mangiato era di quattromila, senza contare donne e i bambini.
39 Dopo aver congedato la folla, Gesù salì sulla barca e andò a Magedan.
Capitolo 16
1 I farisei e i sadducei si avvicinarono a Gesù e, per metterlo alla prova, gli chiesero di mostrare loro un segno dal cielo.
2 Egli rispose loro: »Alla sera voi dite: "Farà bel tempo, perché il cielo rosseggia;
3 e al mattino: Oggi ci sarà tempesta, perché il cielo è rosso scuro.
4 Ipocriti, sapete interpretare l'aspetto del cielo e non sapete interpretare i segni dei tempi? Una generazione malvagia e adultera chiede un segno, ma non gli sarà dato se non il segno del profeta Giona». E, lasciatili, se ne andò.
5 Quando furono passati all'altra riva, i suoi discepoli avevano dimenticato di prendere i pani.
6 Gesù disse loro: »Guardatevi dal lievito dei farisei e dei sadducei!«.«
7 Ed essi pensarono e dissero tra sé: »È perché non abbiamo preso il pane«.«
8 Ma Gesù, conoscendo i loro pensieri, disse loro: »Uomini di poca fede, perché andate dicendo tra voi che non avete preso alcun pane?
9 Siete ancora senza intelletto e non vi ricordate dei cinque pani distribuiti a cinquemila uomini e di quante ceste ne avete portato via?
10 E neppure i sette pani distribuiti a quattromila uomini e quante ceste avete portato via?
11 Come mai non capite che non parlavo di pane quando vi ho detto: «Guardatevi dal lievito dei farisei e dei sadducei»?«
12 Allora compresero che egli aveva detto di guardarsi non dal lievito che si mette nel pane, ma dall'insegnamento dei farisei e dei sadducei.
13 Giunto Gesù nella regione di Cesarea di Filippo, chiese ai suoi discepoli: »La gente, chi dice che sia il Figlio dell'uomo?«.«
14 Gli risposero: »Alcuni dicono Giovanni il Battista, altri Elia, altri Geremia o uno dei profeti».
15 E voi, disse loro, chi dite che io sia?«
16 Rispose Simon Pietro: »Tu sei il Cristo, il Figlio del Dio vivente«.«
17 Gesù gli rispose: »Beato te, Simone, figlio di Giovanni, perché né la carne né il sangue te l'hanno rivelato, ma il Padre mio che è nei cieli.
18 E io ti dico: tu sei Pietro, e su questa pietra edificherò la mia Chiesa, e le porte degli inferi non prevarranno contro di essa.
19 E io ti darò le chiavi del regno dei cieli; e tutto ciò che legherai sulla terra sarà legato nei cieli, e tutto ciò che scioglierai sulla terra sarà sciolto nei cieli.«
20 Allora ordinò ai suoi discepoli di non dire a nessuno che egli era il Cristo.
21 Da allora Gesù cominciò a spiegare ai suoi discepoli che doveva andare a Gerusalemme e soffrire molto da parte degli anziani, degli scribi e dei capi dei sacerdoti, e venire ucciso e risuscitare il terzo giorno.
22 Allora Pietro lo prese in disparte e cominciò a rimproverarlo, dicendo: »Non sia mai, Signore; questo non ti accadrà mai«.«
23 Ma Gesù, voltandosi, disse a Pietro: »Vattene via da me, Satana! Tu mi sei di scandalo, perché non conosci le cose di Dio, ma hai pensieri umani«.«
24 Allora Gesù disse ai suoi discepoli: »Se qualcuno vuol venire dietro a me, rinneghi se stesso, prenda la sua croce e mi segua.
25 Perché chi vorrà salvare la propria vita, la perderà; ma chi perderà la propria vita per causa mia, la troverà.
26 Che giova infatti all'uomo guadagnare il mondo intero e poi perdere l'anima sua? O che cosa potrebbe dare l'uomo in cambio dell'anima sua?
27 Perché il Figlio dell'uomo verrà nella gloria del Padre suo, con i suoi angeli, e allora renderà a ciascuno secondo le sue opere.
28 In verità vi dico: molti di coloro che sono qui presenti non morranno prima di aver visto il Figlio dell'uomo venire nel suo regno.«
Capitolo 17
1 Sei giorni dopo, Gesù prese con sé Pietro, Giacomo e Giovanni suo fratello e li condusse in disparte, su un alto monte.
2 E fu trasfigurato davanti a loro: il suo volto brillò come il sole e le sue vesti divennero candide come la luce.
3 Ed ecco, apparvero loro Mosè ed Elia, che conversavano con lui.
4 Pietro allora, rispondendo a Gesù, disse: »Signore, è bello per noi essere qui. Se vuoi, faremo tre tende, una per te, una per Mosè e una per Elia«.«
5 Mentre egli parlava ancora, una nuvola luminosa li coprì con la sua ombra. E una voce dalla nuvola disse: »Questi è il Figlio mio prediletto, nel quale mi sono compiaciuto. Ascoltatelo«.«
6 All'udire questa voce, i discepoli caddero con la faccia a terra e furono presi da grande timore.
7 Ma Gesù si avvicinò e li toccò, dicendo: »Alzatevi e non temete!«.«
8 Alzando gli occhi, non videro più nessuno, se non Gesù solo.
9 Mentre scendevano dal monte, Gesù diede loro quest'ordine: »Non parlate a nessuno di questa visione, finché il Figlio dell'uomo non sia risuscitato dai morti«.«
10 Allora i suoi discepoli lo interrogarono, dicendo: »Perché dunque gli scribi dicono che prima deve venire Elia?«.«
11 Egli rispose loro: »Sì, Elia verrà e ristabilirà ogni cosa.
12 Ma io vi dico: Elia è già venuto e non l'hanno riconosciuto; e lo hanno trattato come hanno voluto. Così faranno al Figlio dell'uomo.«
13 Allora i discepoli compresero che egli parlava loro di Giovanni Battista.
14 Quando Gesù ritornò tra la gente, un uomo gli si avvicinò e, gettandosi in ginocchio davanti a lui, gli disse: »Signore, abbi pietà di mio figlio, che è epilettico e soffre molto; cade spesso nel fuoco e spesso nell'acqua.
15 L'ho presentato ai tuoi discepoli, ma non sono riusciti a guarirlo.«
16 Gesù rispose: »O generazione incredula e perversa! Fino a quando starò con voi? Fino a quando vi sopporterò? Portatelo qui da me«.«
17 E Gesù sgridò il demonio, e il demonio uscì dal ragazzo, e in quell'istante egli fu guarito.
18 Allora i discepoli si avvicinarono a Gesù in disparte e gli chiesero: »Perché non siamo riusciti a scacciarlo noi?«.«
19 Gesù disse loro: »A causa della vostra poca fede. In verità vi dico: se avete fede quanto un granellino di senape, direte a questo monte: “Spostati da qui a là”, ed esso si sposterà, e niente vi sarà impossibile».
20 Ma questo tipo demone Si può scacciare solo con il digiuno e la preghiera.«
21 Mentre percorrevano la Galilea, Gesù disse loro: »Il Figlio dell'uomo sta per essere consegnato nelle mani degli uomini,
22 e lo uccideranno, ma risusciterà il terzo giorno». Ed essi ne furono molto rattristati.
23 Quando furono tornati a Cafarnao, quelli che riscuotevano le tasse si avvicinarono a Pietro e gli dissero: »Il vostro maestro non paga le tasse?».
24 »Sì», rispose Pietro. E mentre entravano in casa, Gesù lo prevenne dicendo: »Che cosa ti pare, Simone? Da chi riscuotono i re della terra i tributi? Dai propri figli o dagli stranieri?«.«
25 Pietro rispose: »Stranieri», gli disse Gesù, «quindi i figli sono esenti.
26 Ma per non scandalizzarli, va' al mare, getta l'amo e prendi il primo pesce che viene su; aprigli la bocca e vi troverai uno statere. Prendilo e dallo loro per me e per te.«
Capitolo 18
1 In quel momento i discepoli si avvicinarono a Gesù e gli dissero: »Chi dunque è il più grande nel regno dei cieli?«.«
2 Gesù chiamò a sé un bambino e lo pose in mezzo a loro.
3 e disse loro: »In verità vi dico: se non vi convertirete e non diventerete come i bambini, non entrerete nel regno dei cieli.
4 Perciò chiunque si farà piccolo come questo bambino, costui sarà il più grande nel regno dei cieli.
5 E chiunque accoglie uno di questi bambini nel mio nome, accoglie me.
6 Ma chi scandalizza uno solo di questi piccoli che credono in me, sarebbe meglio per lui che gli fosse appesa al collo una macina da mulino e fosse gettato nel profondo del mare.
7 Guai al mondo per gli scandali! È inevitabile che avvengano scandali; ma guai all'uomo per colpa del quale avviene lo scandalo!
8 Se la tua mano o il tuo piede ti è motivo di scandalo, taglialo e gettalo via da te: è meglio per te entrare nella vita monco o zoppo, piuttosto che essere gettato con due mani o due piedi nel fuoco eterno.
9 E se il tuo occhio ti fa cadere in peccato, cavalo e gettalo via da te: è meglio per te entrare nella vita con un occhio solo, che averne due ed essere gettato nel fuoco della Geenna.
10 Guardatevi dal disprezzare uno solo di questi piccoli, perché vi dico che i loro angeli nei cieli vedono sempre la faccia del Padre mio che è nei cieli.
11 (Perché il Figlio dell'uomo è venuto per salvare ciò che era perduto.)
12 »Che ve ne pare? Se un uomo ha cento pecore e una di loro si smarrisce, non lascia le novantanove sul monte e va a cercare quella smarrita?»
13 E se avrà la fortuna di trovarla, in verità vi dico, sarà più felice per lei che per le novantanove che non si sono smarrite.
14 Così è la volontà del Padre vostro celeste, che nemmeno uno di questi piccoli perisca.
15 Se il tuo fratello pecca contro di te, va' e ammoniscilo fra te e lui solo; se ti ascolterà, avrai guadagnato il tuo fratello.
16 Se non ti ascolterà, prendi con te una o due persone, perché ogni caso sia deciso sulla parola di due o tre testimoni.
17 Se non ascolta costoro, dillo alla chiesa; e se non ascolta neanche la chiesa, sia per te come il pagano e il pubblicano.
18 In verità vi dico: tutto quello che legherete sulla terra sarà legato nel cielo, e tutto quello che scioglierete sulla terra sarà sciolto nel cielo.
19 »In verità vi dico ancora: se due di voi sulla terra si accordano, qualunque cosa chiedano, il Padre mio che è nei cieli ve la concederà.
20 Perché dove due o tre sono riuniti nel mio nome, lì sono io in mezzo a loro.«
21 Allora Pietro gli si avvicinò e gli disse: »Signore, quante volte dovrò perdonare al mio fratello, se pecca contro di me? Fino a sette volte?«.«
22 Gesù gli disse: »Non ti dico fino a sette volte, ma fino a settanta volte sette.
23 »Perciò il regno dei cieli è simile a un re che volle fare i conti con i suoi servi.
24 Quando ebbero cominciato a regolare i conti, gli fu presentato un uomo che gli doveva diecimila talenti.
25 Poiché costui non aveva di che restituire, il padrone ordinò che fosse venduto lui, la moglie, i figli e quanto possedeva, e così estinse il debito.
26 Il servo, gettatosi ai suoi piedi, lo supplicava dicendo: «Abbi pazienza con me e ti restituirò ogni cosa».
27 Mosso a compassione, il padrone lasciò andare quel servo e gli condonò il debito.
28 Appena uscito, quel servo incontrò uno dei suoi compagni, che gli doveva cento denari. Lo afferrò per il collo e lo soffocava, dicendo: «Restituisci quello che devi!».
29 Il suo compagno, gettatosi ai suoi piedi, lo supplicava dicendo: «Abbi pazienza con me e ti pagherò ogni cosa».
30 Ma egli, non volendo ascoltare, andò e lo fece mettere prigione finché non avesse pagato il suo debito.
31 Quando gli altri servi videro questo, furono molto dispiaciuti e andarono a raccontare al loro padrone l'accaduto.
32 Allora il padrone lo chiamò e gli disse: «Servo malvagio, io ti ho condonato tutti i debiti perché tu mi hai pregato».
33 Non dovevi anche tu aver pietà del tuo compagno, come io ho avuto pietà di te?
34 E il suo padrone, adirato, lo diede in mano agli aguzzini, finché non avesse pagato tutto il suo debito.
35 Così anche il Padre mio celeste farà a ciascuno di voi, se non perdonate di cuore al vostro fratello.«
Capitolo 19
1 Terminati questi discorsi, Gesù lasciò la Galilea e andò verso i confini della Giudea, al di là del Giordano.
2 Una grande folla lo seguì e là egli fu guarito i malati.
3 Allora gli si avvicinarono dei farisei per metterlo alla prova e gli chiesero: »È lecito a un uomo ripudiare la propria moglie per qualsiasi motivo?«.«
4 Egli rispose loro: »Non avete letto che il Creatore da principio li creò maschio e femmina e disse:
5 Per questo l'uomo lascerà suo padre e sua madre e si unirà a sua moglie e i due saranno una sola carne.
6 Così che non sono più due, ma una sola carne. Quello dunque che Dio ha congiunto, l'uomo non lo separi.«
7 »Perché allora«, gli chiesero, «Mosè ha ordinato di scrivere un atto di ripudio e di ripudiare la moglie?».«
8 Egli rispose loro: »Per la durezza del vostro cuore Mosè vi ha permesso di ripudiare le vostre mogli; ma da principio non fu così.
9 Ma io vi dico: chiunque ripudia la propria moglie, se non in caso di unione illegittima, e ne sposa un'altra, commette adulterio; e chiunque sposa una ripudiata, commette adulterio.«
10 I suoi discepoli gli dissero: »Se questa è la condizione dell'uomo rispetto alla donna, non conviene sposarsi«.«
11 Disse loro: »Non tutti comprendono questa parola, ma soltanto coloro ai quali è stato dato.
12 Poiché vi sono eunuchi che sono nati così dal grembo della madre; vi sono eunuchi che sono stati resi eunuchi dalle mani degli uomini; e vi sono eunuchi che si sono fatti eunuchi per il regno dei cieli. Chi può capire, capisca.«
13 Allora gli furono portati dei bambini perché imponesse loro le mani e pregasse per loro. E mentre i discepoli rimproveravano queste persone,
14 Gesù disse loro: »Lasciate che i bambini vengano a me e non glielo impedite, perché a chi è come loro appartiene il regno dei cieli«.«
15 E dopo aver imposto loro le mani, proseguì il suo cammino.
16 Ed ecco, un giovane gli si avvicinò e gli disse: »Maestro buono, che cosa devo fare di buono per ereditare la vita eterna?«.«
17 Gesù gli rispose: »Perché mi chiami buono? Solo Dio è buono. Se vuoi entrare nella vita, osserva i comandamenti».
18 »Quali?» chiese. Gesù rispose: »Non uccidere, non commettere adulterio, non rubare, non testimoniare il falso.
19 Onora tuo padre e tua madre e ama il tuo prossimo come te stesso.«
20 Il giovane gli disse: »Ho osservato tutti questi comandamenti fin dalla mia fanciullezza; che cosa mi manca ancora?«.«
21 Gesù gli disse: »Se vuoi essere perfetto, va', vendi quello che hai, dallo ai poveri e avrai un tesoro nel cielo; poi vieni e seguimi«.«
22 Udite queste parole, il giovane se ne andò triste, perché aveva molti beni.
23 E Gesù disse ai suoi discepoli: »In verità vi dico: difficilmente un ricco entrerà nel regno dei cieli.
24 Ve lo ripeto: è più facile che un cammello passi per la cruna di un ago, che un ricco entri nel regno dei cieli.«
25 Udendo ciò, i discepoli rimasero molto stupiti e dicevano: »Chi dunque può essere salvato?«.«
26 Gesù li guardò e disse: »Questo è impossibile agli uomini, ma a Dio tutto è possibile«.«
27 Allora Pietro prese la parola e disse: »Ecco, noi abbiamo lasciato tutto e ti abbiamo seguito; che cosa dunque dovremo aspettare?«.«
28 Gesù rispose loro: »In verità vi dico: voi che mi avete seguito, nella nuova creazione, siederete anche voi su dodici troni a giudicare le dodici tribù di Israele.
29 Chiunque avrà lasciato case, o fratelli, o sorelle, o padre, o madre, o figli, o campi per causa mia, riceverà cento volte tanto e avrà la vita eterna.«
30 »E molti dei primi saranno ultimi, e molti degli ultimi saranno primi«.«
Capitolo 20
1 »Il regno dei cieli è simile a un padrone di casa che uscì all'alba per prendere a giornata lavoratori per la sua vigna.
2 Accordatosi con gli operai per un denaro al giorno, li mandò nella sua vigna.
3 Uscito poi verso l'ora terza, ne vide altri che se ne stavano sulla piazza disoccupati.
4 Disse loro: «Andate anche voi nella mia vigna e ve ne darò la giustizia;
5 E andarono là. Uscì di nuovo verso l'ora sesta e verso l'ora nona e fece la stessa cosa.
6 Uscito infine verso l'undicesima ora, ne trovò altri che se ne stavano lì disoccupati e disse loro: «Perché ve ne state qui tutto il giorno senza far nulla?».
7 Gli risposero: «Perché nessuno ci ha lodati». Egli disse loro: «Andate anche voi nella mia vigna».
8 Quando fu sera, il padrone della vigna disse al suo fattore: «Chiama i lavoratori e dà loro la paga, incominciando dagli ultimi fino ai primi».
9 Quelli che vennero all'undicesima ora ricevettero un denaro ciascuno.
10 Quelli che vennero prima pensarono di ricevere di più; ma ricevettero anch'essi un denaro per ciascuno.
11 Dopo averlo ricevuto, mormorarono contro il padre di famiglia,
12 dicendo: Questi ultimi hanno lavorato un'ora soltanto e voi date loro quanto noi, che abbiamo sopportato il peso della giornata e il caldo.
13 Ma il Signore, rivolgendosi a uno di loro, disse: «Amico, io non ti faccio torto. Non hai forse concordato con me per un denaro?».
14 Prendi ciò che ti appartiene e vattene; quanto a me, voglio dare anche a quest'ultimo quanto a te.
15 Non posso fare della mia roba quello che voglio? E il tuo occhio sarà cattivo perché io sono buono?
16 Così gli ultimi saranno primi e i primi ultimi, perché molti sono chiamati, ma pochi eletti.«
17 Mentre saliva a Gerusalemme, Gesù prese in disparte i dodici discepoli e lungo il cammino disse loro:
18 »Ecco, noi saliamo a Gerusalemme e il Figlio dell'uomo sarà consegnato ai sommi sacerdoti e agli scribi; lo condanneranno a morte,
19 e lo consegneranno ai pagani perché sia schernito, flagellato e crocifisso; e il terzo giorno risusciterà.«
20 Allora la madre dei figli di Zebedeo si avvicinò a Gesù con i suoi figli e si prostrò davanti a lui per chiedergli qualcosa.
21 Egli le disse: »Che cosa vuoi?». Ella rispose: »Ordina che questi miei due figli siedano uno alla tua destra e uno alla tua sinistra nel tuo regno«.«
22 Gesù disse loro: »Voi non sapete quello che chiedete. Potete bere il calice che io sto per bere?«. Gli risposero: «Lo possiamo».
23 Rispose loro: »Berrete il mio calice; però sedere alla mia destra o alla mia sinistra non sta a me concederlo, se non a coloro per i quali il Padre mio lo ha preparato«.«
24 Gli altri dieci, udito questo, si indignarono con i due fratelli.
25 Ma Gesù, chiamatili a sé, disse loro: »Voi sapete che i governanti delle nazioni dominano su di esse e che i loro grandi esercitano su di esse il potere.
26 Tra voi non sarà così; ma chiunque vorrà diventare grande tra voi si farà vostro servitore;
27 E chiunque vorrà essere il primo tra voi, si farà vostro schiavo.
28 Come il Figlio dell'uomo, che non è venuto per essere servito, ma per servire e dare la sua vita in riscatto per molti.«
29 Mentre uscivano da Gerico, una grande folla lo seguì.
30 Due ciechi, seduti lungo la strada, sentendo che passava Gesù, gridarono: »Signore, figlio di Davide, abbi pietà di noi!«.«
31 La folla li rimproverava perché tacessero; ma essi gridavano ancora più forte: »Signore, figlio di Davide, abbi pietà di noi!«.«
32 Gesù si fermò, li chiamò e disse: »Che cosa volete che io faccia per voi?».
33 «Signore», gli dissero, «che i nostri occhi si aprano!».«
34 Mosso a compassione, toccò loro gli occhi e subito ricuperarono la vista e lo seguirono.
Capitolo 21
1 Quando furono vicini a Gerusalemme e giunsero a Betfage, presso il monte degli Ulivi, Gesù mandò due dei suoi discepoli,
2 dicendo loro: »Andate nel villaggio che vi sta di fronte; subito troverete un'asina legata e con essa un puledro; scioglieteli e conduceteli a me.
3 E se qualcuno vi dice qualcosa, dite che il Signore ne ha bisogno, e gli sarà subito lasciato andare.«
4 Questo avvenne affinché si adempisse ciò che era stato detto dal profeta:
5 »Dite alla figlia di Sion: Ecco, il tuo re viene a te, mite, seduto su un'asina, su un puledro, figlio di colei che porta il giogo«.«
6 I discepoli andarono e fecero come Gesù aveva loro ordinato.
7 Condussero l'asina e il puledro, misero su di essi i loro mantelli e li fecero sedere sopra.
8 Molti stendevano i loro mantelli lungo la strada; altri tagliavano rami dagli alberi e li spargevano sulla strada.
9 E tutta la folla, davanti a Gesù e dietro a lui, gridava: »Osanna al figlio di Davide! Benedetto colui che viene nel nome del Signore! Osanna nel più alto dei cieli!«.«
10 Quando egli entrò in Gerusalemme, tutta la città fu in subbuglio e si chiedeva: »Chi è costui?«.«
11 E la gente rispose: »Questi è il profeta Gesù, da Nazaret di Galilea«.«
12 Entrato nel tempio, Gesù scacciò tutti quelli che vi vendevano e compravano; rovesciò i tavoli dei cambiavalute e le sedie dei venditori di colombe,
13 e disse loro: »Sta scritto: «La mia casa sarà chiamata casa di preghiera”, e voi ne avete fatto una spelonca di ladri».«
14 Vennero da lui nel tempio ciechi e zoppi, ed egli li guarì.
15 Ma i sommi sacerdoti e gli scribi, vedendo miracoli che stava facendo, e i fanciulli che gridavano nel tempio e dicevano: «Osanna al figlio di Davide!», si indignarono,
16 Ed essi gli dissero: »Senti quello che dicono?«. Gesù rispose: «Sì, non avete mai letto: “Dalla bocca dei bambini e dei lattanti vi siete procurati una lode”?».«
17 E lasciatili là, uscì dalla città e andò verso Betania, dove passò la notte all'aperto.
18 La mattina dopo, mentre tornava in città, ebbe fame.
19 Vedendo un fico lungo la strada, gli si avvicinò, ma non vi trovò altro che foglie; allora gli disse: »Non nasca mai frutto da te!». E subito il fico si seccò.
20 Vedendo ciò, i discepoli rimasero stupiti e dissero: »Come mai si è seccato così in fretta?«.«
21 Gesù rispose loro: »In verità vi dico: se avete fede e non dubitate, non solo farete ciò che è accaduto al fico, ma anche se direte a questo monte: “Levati di lì e gettati nel mare”, ciò avverrà.
22 Tutto quello che chiederete con fede nella preghiera, lo otterrete.«
23 Mentre egli entrava nel tempio e insegnava, gli si avvicinarono i sommi sacerdoti e gli anziani e gli dissero: »Con quale autorità fai queste cose? E chi ti ha dato questa autorità?«.«
24 Gesù rispose loro: »Anch'io vi farò una domanda e, se mi risponderete, vi dirò con quale autorità faccio queste cose:
25 »Da dove veniva il battesimo di Giovanni? Dal cielo o dagli uomini?». Ed essi riflettevano tra loro:
26 Se rispondiamo: »Dal cielo«, ci dirà: «Perché allora non gli avete creduto?». Se rispondiamo: «Dagli uomini», dobbiamo temere la folla, perché tutti considerano Giovanni un profeta».«
27 Risposero a Gesù: »Non lo sappiamo«. Gesù rispose: «Neanch'io vi dico con quale autorità faccio queste cose».«
28 »Che ve ne pare? Un uomo aveva due figli; rivoltosi al primo, gli disse: “Figlio mio, va’ oggi a lavorare nella mia vigna;.
29 Egli rispose: «Non ne ho voglia». Ma poi, mosso dal pentimento, vi andò.
30 Poi, rivoltosi all'altro, gli diede lo stesso ordine. Quegli rispose: «Andrò, mio signore»; ma non andò.
31 Chi dei due fece la volontà del padre? Gli dissero: »Il primo». Allora Gesù disse: «In verità io vi dico: i pubblicani e le prostitute vi passano avanti nel regno di Dio».
32 Poiché Giovanni venne a voi nella via della giustizia, e non gli avete creduto; i pubblicani e le prostitute invece gli hanno creduto; e voi, che avete visto queste cose, non vi siete ancora pentiti per credergli.
33 Ascoltate un'altra parabola: c'era un padrone di casa che piantò una vigna, la circondò con una siepe, vi scavò una buca per il torchio e costruì una torre; poi l'affittò a dei contadini e se ne andò lontano.
34 Quando venne il tempo della mietitura, mandò i suoi servi dai contadini a ritirare il raccolto della sua vigna.
35 I contadini presero i servi, ne bastonarono uno, ne uccisero un altro e ne lapidarono un terzo.
36 Mandò di nuovo altri servi, più numerosi dei primi, e li trattarono allo stesso modo.
37 Infine mandò loro il figlio, dicendo: Avranno rispetto per mio figlio.
38 Ma i contadini, visto il figlio, dissero tra loro: «Costui è l'erede; venite, uccidiamolo e avremo noi la sua eredità».
39 E, presolo, lo cacciarono fuori dalla vigna e lo uccisero.
40 Quando dunque verrà il padrone della vigna, che cosa farà a quei contadini?«
41 Gli risposero: »Egli colpirà senza pietà quei malvagi e affitterà la vigna ad altri contadini, che gli consegneranno i frutti a suo tempo«.«
42 Gesù disse loro: »Non avete mai letto nelle Scritture: La pietra che i costruttori hanno scartato è diventata la pietra d'angolo? Questo ha fatto il Signore ed è una meraviglia agli occhi nostri».
43 Perciò io vi dico: il regno di Dio vi sarà tolto e sarà dato a un popolo che ne produca i frutti.
44 Chiunque cadrà su questa pietra sarà sfracellato e chiunque essa cadrà su di essa sarà stritolato.«
45 I capi dei sacerdoti e i farisei, udite queste cose, parabole, Capirono che Gesù stava parlando di loro.
46 E cercarono di prenderlo, ma avevano paura del popolo, che lo considerava un profeta.
Capitolo 22
1 Gesù, parlando di nuovo, si rivolse loro in parabolee lui disse:
2 »Il regno dei cieli è simile a un re che fece un banchetto di nozze per suo figlio.
3 Mandò i suoi servi a chiamare gli invitati alle nozze, ma questi non vollero venire.
4 Mandò altri servi dicendo: «Dite agli invitati: Ho preparato il mio banchetto; i miei buoi e gli animali ingrassati sono già macellati; tutto è pronto, venite alle nozze.
5 Ma essi non se ne curarono e andarono ciascuno per la sua strada, l'uno al suo campo, l'altro ai suoi affari;
6 E gli altri presero i servi e, dopo averli insultati, li uccisero.
7 Quando il re lo seppe, si adirò; mandò i suoi eserciti, distrusse quegli assassini e incendiò la loro città.
8 Poi disse ai suoi servi: «La festa di nozze è pronta, ma gli invitati non erano degni».
9 Andate dunque ai crocicchi delle strade e tutti quelli che troverete, chiamateli alle nozze.
10 Usciti per le strade, questi servi radunarono tutti quelli che trovarono, buoni e cattivi; e la sala delle nozze si riempì di commensali.
11 Il re entrò per vedere quelli che erano a tavola e, quando vide lì un uomo che non indossava l'abito nuziale,
12 Gli disse: «Amico, come hai fatto a entrare qui senza l'abito nuziale?». E quell'uomo rimase senza parole.
13 Allora il re disse ai suoi servi: «Legategli mani e piedi e gettatelo fuori nelle tenebre; là sarà pianto e stridore di denti».
14 Poiché molti sono chiamati, ma pochi eletti.«
15 Allora i farisei si ritirarono e tennero consiglio per vedere come cogliere in fallo Gesù nei suoi discorsi.
16 E mandarono alcuni dei loro discepoli, con alcuni erodiani, a dirgli: »Maestro, sappiamo che sei uomo veritiero e insegni la via di Dio secondo verità, senza badare a nessuno e senza guardare in faccia a nessuno.
17 Diteci dunque il vostro parere: è lecito o no pagare il tributo a Cesare?«
18 Gesù, conoscendo la loro malizia, disse loro: »Ipocriti, perché mi tentate?
19 Mostratemi la moneta del tributo». Gli presentarono un denaro.
20 E Gesù disse loro: »Di chi è questa immagine e l'iscrizione?».
21 — Gli risposero: »Da Cesare». Allora Gesù rispose loro: «Rendete dunque a Cesare quello che è di Cesare e a Dio quello che è di Dio».«
22 Questa risposta li riempì di ammirazione e, lasciatolo, se ne andarono.
23 In quello stesso giorno, alcuni sadducei, che negavano la resurrezione, Andarono da lui e gli posero questa domanda:
24 »Maestro, Mosè ha detto: Se uno muore e non lascia discendenti, suo fratello ne sposi la moglie e dia una discendenza al proprio fratello.
25 Ora, c'erano tra noi sette fratelli; il primo prese moglie e morì e, non avendo figli, lasciò la moglie a suo fratello.
26 Lo stesso accadde al secondo, poi al terzo, fino al settimo.
27 Dopo tutti loro, morì anche la donna.
28 Al tempo di la resurrezione, Di quale dei sette fratelli sarà moglie? Perché tutti l'hanno avuta?«
29 Gesù rispose loro: »Voi vi ingannate, perché non conoscete le Scritture né la potenza di Dio.
30 Per, a la resurrezioneGli uomini non hanno mogli, né donne mariti; ma sono come gli angeli di Dio in cielo.
31 Per quanto riguarda la resurrezione dei morti, non avete letto ciò che Dio vi ha detto, in queste parole:
32 Io sono il Dio di Abramo, il Dio di Isacco e il Dio di Giacobbe? Eppure Dio non è il Dio dei morti, ma persone viventi.«
33 E la folla, ascoltandolo, era piena di stupore per il suo insegnamento.
34 Quando i farisei udirono che Gesù aveva chiuso la bocca ai sadducei, si riunirono insieme.
35 E uno di loro, un dottore della legge, lo pregò di metterlo alla prova:
36 »Maestro, qual è il più grande comandamento della Legge?«
37 Gesù gli disse: »Amerai il Signore Dio tuo con tutto il tuo cuore, con tutta la tua anima e con tutta la tua mente.
38 Questo è il più grande e il primo comandamento.
39 Il secondo è simile a questo: Amerai il tuo prossimo come te stesso.
40 A questi due comandamenti sono collegati tutta la Legge e i Profeti.«
41 Mentre i farisei si erano radunati insieme, Gesù chiese loro:
42 »Che ne pensate del Cristo? Di chi è figlio?». Gli risposero: »Di Davide».
43 »Come mai dunque Davide, ispirato dall'alto, lo chiama Signore, dicendo:
44 Il Signore ha detto al mio Signore: «Siedi alla mia destra, finché io abbia posto i tuoi nemici come sgabello dei tuoi piedi».
45 Se dunque Davide lo chiama Signore, come può essere suo figlio?«
46 Nessuno poteva rispondergli e, da quel giorno in poi, nessuno osò più interrogarlo.
Capitolo 23
1 Allora Gesù, rivolgendosi alla folla e ai suoi discepoli, disse queste parole:
2 » Gli scribi e i farisei sono seduti sulla cattedra di Mosè.
3 Fate dunque e osservate tutto ciò che vi dicono; ma non imitate le loro opere, perché dicono e non fanno.
4 Legano infatti pesanti fardelli e li mettono sulle spalle della gente, ma loro non vogliono muoverli neppure con un dito.
5 Tutte le loro azioni sono compiute per essere ammirati dagli uomini, indossando filatteri più grandi e frange più lunghe.
6 Amano i posti d'onore nei conviti, i primi seggi nelle sinagoghe,
7. Saluti nelle piazze e farsi chiamare Rabbi dagli uomini.
8 Ma voi non fatevi chiamare "rabbì", perché uno solo è il vostro Maestro e voi siete tutti fratelli.
9 E non chiamate nessuno sulla terra "Padre", perché uno solo è il Padre vostro, quello celeste.
10 E nessuno vi chiami maestro, perché uno solo è il vostro maestro: il Cristo.
11 Il più grande tra voi sarà vostro servitore.
12 Ma chi si esalta sarà umiliato, e chi si umilia sarà esaltato.
13 Guai a voi, scribi e farisei ipocriti, che chiudete il regno dei cieli davanti alla gente; voi non entrate, e non lasciate entrare nemmeno quelli che vengono.
14 Guai a voi, scribi e farisei ipocriti, che con il pretesto di fare lunghe preghiere divorate le case delle vedove! Per questo riceverete una condanna più severa.
15 Guai a voi, scribi e farisei ipocriti, che percorrete mari e terre per fare un solo proselito e, ottenutolo, lo rendete figlio della Geenna il doppio di voi!
16 Guai a voi, guide cieche, che dite: Se uno giura per il tempio, non è nulla; ma se giura per l'oro del tempio, è obbligato.
17 Stolti e ciechi! Che cosa è più grande, l'oro o il tempio che santifica l'oro?
18 E ancora: Se uno giura per l'altare, non è nulla; ma se giura per l'offerta che vi è posta, è obbligato.
19 Ciechi! Che cosa è più grande: l'offerta o l'altare che santifica l'offerta?
20 Perciò chi giura per l'altare, giura per l'altare e per tutto ciò che vi sta sopra;
21 e chi giura per il tempio, giura per il tempio e per colui che lo abita;
22 E chi giura per il cielo, giura per il trono di Dio e per Colui che vi è assiso.
23 Guai a voi, scribi e farisei ipocriti, che pagate la decima della menta, dell'aneto e del cumino, e trasgredite le prescrizioni più gravi della legge: la giustizia, misericordia E buona fede! Queste sono le cose che bisognava praticare, senza trascurare le altre.
24 Guide cieche, che filtrate il moscerino e ingoiate il cammello!
25 Guai a voi, scribi e farisei ipocriti, che pulite l'esterno del bicchiere e del piatto, ma all'interno sono pieni di rapina e di intemperanza.
26 Fariseo cieco, pulisci prima l'interno del bicchiere e del piatto, perché anche l'esterno diventi pulito.
27 Guai a voi, scribi e farisei ipocriti, che rassomigliate a sepolcri imbiancati: essi all'esterno appaiono belli, ma dentro sono pieni di ossa di morti e di ogni putridume.
28 Così voi apparite giusti all'esterno davanti agli uomini, ma dentro siete pieni d'ipocrisia e d'iniquità.
29 Guai a voi, scribi e farisei ipocriti, che costruite i sepolcri dei profeti e adornate i monumenti dei giusti,
30 e che dicono: «Se fossimo vissuti al tempo dei nostri padri, non saremmo stati loro complici». versare il sangue dei profeti.
31 Così voi testimoniate contro voi stessi, che siete figli di coloro che uccisero i profeti.
32 Colmate dunque la misura dei vostri padri!
33 Serpenti, razza di vipere, come eviterete la condanna della Geenna?
34 Perciò ecco, io vi mando profeti, sapienti e dottori; alcuni ne ucciderete e crocifiggerete, altri li flagellerete nelle vostre sinagoghe e li perseguiterete di città in città.
35 affinché ricada su di voi tutto il sangue innocente sparso sulla terra, dal sangue del giusto Abele fino al sangue di Zaccaria, figlio di Barachia, che avete ucciso tra il tempio e l'altare.
36 In verità vi dico: tutte queste cose ricadranno su questa generazione.
37 »Gerusalemme, Gerusalemme, che uccidi i profeti e lapidi quelli che ti sono mandati, quante volte ho voluto raccogliere i tuoi figli, come una gallina raccoglie i suoi pulcini sotto le ali, e voi non avete voluto!»
38 Ecco, la tua casa è lasciata a te solo.
39 Poiché vi dico che non mi vedrete più, finché non direte: Benedetto colui che viene nel nome del Signore!»
Capitolo 24
1 Mentre Gesù usciva dal tempio, i suoi discepoli gli si avvicinarono per fargli osservare gli edifici.
2 Ma egli rispose loro: »Vedete tutte queste costruzioni? In verità vi dico: non sarà lasciata qui pietra su pietra che non sarà diroccata«.«
3 Sedutosi poi sul monte degli Ulivi, gli si avvicinarono i suoi discepoli e rimasero soli con lui, dicendo: »Dicci quando accadranno queste cose e quale sarà il segno della tua venuta e della fine del mondo«.«
4 Gesù rispose loro: »Guardate che nessuno vi inganni.
5 Perché molti verranno nel mio nome, dicendo: «Io sono il Cristo», e ne inganneranno molti.
6 Sentirete parlare di guerre e di rumori di guerre; non allarmatevi, perché bisogna che questo avvenga, ma non sarà ancora la fine.
7 Si solleverà nazione contro nazione e regno contro regno; vi saranno pestilenze, carestie e terremoti in vari luoghi.
8 Tutto questo sarà solo l'inizio dei dolori.
9 Allora vi consegneranno ai supplizi e vi metteranno a morte, e sarete odiati da tutte le genti a causa del mio nome.
10 Allora molti verranno meno, si tradiranno e si odieranno a vicenda.
11 E sorgeranno molti falsi profeti e inganneranno un gran numero di persone.
12 E a causa del crescente progresso dell'iniquità, beneficenza un gran numero si raffredderà.
13 Ma chi avrà perseverato fino alla fine sarà salvato.
14 Questo vangelo del regno sarà predicato in tutto il mondo, affinché ne sia resa testimonianza a tutte le genti; e allora verrà la fine.
15 »Quando vedrete l'abominio della desolazione, predetto dal profeta Daniele, stare nel luogo santo (chi legge comprenda),
16 mentre quelli che sono nella Giudea fuggono verso i monti;
17 e chi si trova sulla terrazza non scenda a prendere quello che ha in casa;
18 e chi è nel campo non torni indietro a prendere la sua veste.
19 Guai alle donne incinte e a quelle che allatteranno in quei giorni!
20 Pregate che la vostra fuga non avvenga d'inverno, né in giorno di sabato;
21 Perché allora vi sarà una tribolazione così grande, quale non vi fu mai dall'inizio del mondo fino ad ora, né mai più vi sarà.
22 E se quei giorni non fossero abbreviati, nessuno scamperebbe; ma a causa degli eletti quei giorni saranno abbreviati.
23 Se dunque qualcuno vi dice: «Ecco, il Cristo è qui», oppure: «È là», non credeteci.
24 Perché sorgeranno falsi cristi e falsi profeti, e faranno grandi segni e prodigi, così da sedurre, se fosse possibile, anche gli eletti.
25 Questo è ciò che avevo previsto per te.
26 Se dunque vi dicono: «Ecco, è nel deserto», non andateci; oppure: «Ecco, è in fondo alla casa», non ci credete.
27 Poiché come il lampo esce da oriente e brilla fino a occidente, così sarà la venuta del Figlio dell'uomo.
28 Dovunque sarà il cadavere, lì si raduneranno le aquile.
29 Subito dopo i giorni della loro tribolazione, il sole si oscurerà, la luna non darà più la sua luce, le stelle cadranno dal cielo e le potenze dei cieli saranno scrollate.
30 Allora apparirà nel cielo il segno del Figlio dell'uomo e tutte le tribù della terra si batteranno il petto, e vedranno il Figlio dell'uomo venire sulle nubi del cielo con grande potenza e grande gloria.
31 Egli manderà i suoi angeli con una grande tromba e raduneranno i suoi eletti dai quattro venti, da un'estremità all'altra dei cieli.
32 » Ascoltate un paragone tratto dal fico: quando ormai i suoi rami diventano teneri e spuntano le foglie, sapete che l'estate è vicina.
33 Quando dunque vedrete tutte queste cose, sappiate che il Figlio dell'uomo è vicino, che lui è alla porta.
34 In verità vi dico: questa generazione non passerà prima che tutte queste cose siano avvenute.
35 Il cielo e la terra passeranno, ma le mie parole non passeranno mai.
36 Quanto poi al giorno e all'ora, nessuno li sa, neppure gli angeli dal cielo, ma solo il Padre.
37 »Come furono i giorni di Noè, così sarà la venuta del Figlio dell'uomo».
38 Infatti, come nei giorni che precedettero il diluvio, gli uomini mangiavano e bevevano, si sposavano e si davano in moglie, fino al giorno in cui Noè entrò nell'arca;
39 E non si accorsero di nulla finché venne il diluvio e li portò via tutti: così sarà anche alla venuta del Figlio dell'uomo.
40 Allora, di due uomini che saranno nel campo, uno sarà preso e l'altro lasciato;
41 delle due donne che saranno macinate alla macina, una sarà presa e l'altra lasciata.
42 Vegliate dunque, perché non sapete in quale giorno il Signore vostro verrà.
43 Sappiate bene questo: se il padre di famiglia sapesse a che ora viene il ladro, veglierebbe e non si lascerebbe scassinare la casa.
44 Perciò anche voi siate pronti, perché il Figlio dell'uomo verrà nell'ora che non pensate.
45 »Chi è dunque il servo fedele e prudente che il padrone ha costituito a capo della gente della sua casa per dare loro il cibo a tempo debito?»
46 Beato quel servo che il padrone, al suo ritorno, troverà ad agire così!
47 In verità vi dico: lo costituirà a capo di tutti i suoi beni.
48 Ma se quel servo è malvagio e dice in cuor suo: «Il mio padrone tarda a venire»,
49 Cominciò a percuotere i suoi compagni, a mangiare e a bere con gli amanti del vino,
50 Il padrone di quel servo verrà nel giorno che non se l'aspetta e nell'ora che non sa,
51 e lo farà straziare a colpi di spada e gli assegnerà la sorte degli ipocriti. Lì sarà pianto e stridore di denti.
Capitolo 25
1 »Allora il regno dei cieli sarà simile a dieci vergini che, prese le loro lampade, uscirono incontro allo sposo.
2 Cinque erano stolte e cinque sagge.
3 Le cinque stolte, presero le loro lampade, ma non presero con sé l'olio;
4 Ma i Magi, insieme alle loro lampade, presero anche dell'olio nei loro vasi.
5 Poiché lo sposo tardava, tutte si assopirono e si addormentarono.
6 A mezzanotte si levò un grido: «Ecco lo sposo, andategli incontro!».
7 Allora tutte quelle vergini si alzarono e prepararono le loro lampade.
8 E le stolte dissero alle sagge: «Dateci un po' del vostro olio, perché le nostre lampade si spengono».
9 I magi risposero: «Che non basti per noi e per voi; andate piuttosto dai venditori e compratevene».
10 Ma mentre quelle andavano a comprarlo, arrivò lo sposo e quelle che erano pronte entrarono con lui alle nozze, e la porta fu chiusa.
11 Più tardi arrivarono anche le altre vergini, dicendo: «Signore, Signore, aprici!».
12 Egli rispose loro: «In verità vi dico: non vi conosco».
13 »Vegliate dunque, perché non sapete né il giorno né l'ora».
14 »Avverrà infatti come a un uomo che, partendo per un viaggio, chiamò i suoi servi e consegnò loro i suoi beni.
15 A uno diede cinque talenti, a un altro due, a un altro uno, secondo la capacità di ciascuno, e subito partì.
16 Colui che aveva ricevuto cinque talenti andò a impiegarli e ne guadagnò altri cinque.
17 Allo stesso modo, anche quello che ne aveva ricevuti due ne guadagnò altri due.
18 Ma colui che ne aveva ricevuto uno solo, andò a fare una buca nel terreno e vi nascose il denaro del suo padrone.
19 Dopo molto tempo, il padrone di quei servi tornò e chiese loro conto.
20 Si presentò colui che aveva ricevuto cinque talenti e gliene presentò altri cinque, dicendo: «Signore, mi hai affidato cinque talenti; ecco, ne ho guadagnati altri cinque».
21 Il suo padrone gli disse: «Bene, servo buono e fedele, perché sei stato fedele nel poco, ti darò autorità su molto; va' per la tua strada e fatti strada nel regno dei cieli». gioia dal tuo padrone.
22 Si presentò poi anche colui che aveva ricevuto due talenti e disse: «Signore, mi hai affidato due talenti; ecco, ne ho guadagnati altri due».
23 Il suo padrone gli disse: «Bene, servo buono e fedele; poiché sei stato fedele nel poco, ti darò autorità su molto; percorri tutte le strade e fatti strada nel regno dei cieli». gioia dal tuo padrone.
24 Poi si presentò anche colui che aveva ricevuto un solo talento e disse: «Signore, sapevo che sei un uomo duro, che mieti dove non hai seminato e raccogli dove non hai sparso».
25 Ho avuto paura e sono andato a nascondere il tuo talento sotto terra; ecco, ti restituisco quello che è tuo.
26 Il padrone gli rispose: «Servo malvagio e pigro, tu sapevi che mieto dove non ho seminato e raccolgo dove non ho sparso;
27 Avresti dovuto consegnare il mio denaro ai banchieri e, al mio ritorno, avrei ritirato il mio con l'interesse.
28 Toglietegli quel talento e datelo a chi ne ha dieci.
29 Perché a chi ha sarà dato e sarà nell'abbondanza; ma a chi non ha sarà tolto anche quello che ha.
30 E quel servo inutile gettatelo fuori nelle tenebre; là sarà pianto e stridore di denti.
31 «Quando il Figlio dell'uomo verrà nella sua gloria e tutti gli angeli Con lui siederà sul trono della sua gloria.
32 E quando tutte le genti saranno radunate davanti a lui, egli separerà gli uni dagli altri, come il pastore separa le pecore dai capri.
33 E porrà le pecore alla sua destra e i capri alla sua sinistra.
34 Allora il re dirà a quelli che saranno alla sua destra: «Venite, benedetti del Padre mio, ricevete in eredità il regno preparato per voi fin dalla fondazione del mondo».
35 Perché ho avuto fame e mi avete dato da mangiare; ho avuto sete e mi avete dato da bere; ero forestiero e mi avete accolto;
36 nudo e mi avete vestito; malato e mi avete visitato; in prigione, e sei venuto da me.
37 I giusti gli risponderanno: «Signore, quando ti abbiamo visto affamato e ti abbiamo dato da mangiare, o assetato e ti abbiamo dato da bere?».
38 Quando mai ti abbiamo visto forestiero e ti abbiamo accolto? Nudo e ti abbiamo vestito?
39 Quando ti abbiamo visto l'ultima volta malato o in prigione, E siamo arrivati a te?
40 E il re risponderà loro: «In verità vi dico: tutto quello che avete fatto a uno solo di questi miei fratelli più piccoli, l'avete fatto a me».
41 Poi si volgerà verso quelli alla sua sinistra e dirà: «Allontanatevi da me, maledetti!»., Vai avanti al fuoco eterno, preparato per il diavolo e i suoi angeli.
42 Perché ho avuto fame e non mi avete dato da mangiare; ho avuto sete e non mi avete dato da bere;
43 Ero forestiero e non mi avete accolto; nudo e non mi avete vestito; malato e non mi avete prigione, E non mi hai fatto visita.
44 Allora anche loro gli diranno: «Signore, quando ti abbiamo visto affamato o assetato o straniero o nudo o malato o bisognoso?». prigione, E non ti abbiamo aiutato?
45 Ed egli risponderà loro: «In verità vi dico: tutto quello che non avete fatto a uno solo di questi miei fratelli più piccoli, non l'avete fatto a me».
46 E questi se ne andranno al supplizio eterno, ma i giusti alla vita eterna.«
Capitolo 26
1 Quando Gesù ebbe terminato tutti questi discorsi, disse ai suoi discepoli:
2 »Voi sapete che fra due giorni è la Pasqua e che il Figlio dell'uomo sarà consegnato per essere crocifisso«.«
3 Allora i capi dei sacerdoti e gli anziani del popolo si riunirono nel cortile del sommo sacerdote, chiamato Caifa,
4 e tennero consiglio sul modo di impadronirsi di Gesù con inganno e di farlo morire.
5 »Ma«, dissero, «non durante la festa, perché non vi sia tumulto tra il popolo».«
6 Mentre Gesù si trovava a Betania, nella casa di Simone il lebbroso,
7 Gli si avvicinò una donna con un vaso di alabastro pieno di profumo molto prezioso; e mentre egli era a tavola, glielo versò sul capo.
8 Quando i discepoli videro ciò, dissero indignati: »Perché questa perdita?».
9. Questo profumo avrebbe potuto essere venduto a un prezzo molto alto e il ricavato devoluto ai poveri.«
10 Gesù, accortosene, disse loro: »Perché infastidite questa donna? Ella ha fatto un'azione buona verso di me.
11 Perché tu hai sempre i poveri con te; ma non sempre mi hai.
12 Versando questo profumo sul mio corpo, lo fece per la mia sepoltura.
13 In verità vi dico: dovunque sarà predicato questo vangelo, nel mondo intero, si racconterà anche ciò che ella ha fatto, in memoria di lei.«
14 Allora uno dei Dodici, chiamato Giuda Iscariota, andò dai sommi sacerdoti e disse loro:,
15 e loro Egli disse: »Cosa siete disposti a darmi perché io ve lo consegni?». E gli conteggiarono trenta sicli d'argento.
16 Da quel momento cercava il momento opportuno per tradirlo.
17 Il primo giorno degli Azzimi, i discepoli si avvicinarono a Gesù e gli dissero: »Dove vuoi che prepariamo la Pasqua?«.«
18 Gesù rispose loro: »Andate in città da un tale e ditegli: «Il Maestro dice: Il mio tempo è vicino; farò la Pasqua da te con i miei discepoli”».«
19 I discepoli fecero come Gesù aveva loro ordinato e prepararono la Pasqua.
20 Quando fu sera, si mise a tavola con i Dodici.
21 Mentre mangiavano, disse: »In verità vi dico: uno di voi mi tradirà«.«
22Essi, profondamente rattristati, cominciarono ciascuno a domandargli: »Sono forse io, Signore?«.«
23 Ed egli rispose: »Colui che ha messo con me la mano nel piatto, quello mi tradirà».
24 Il Figlio dell'uomo se ne va, come sta scritto di lui; ma guai a quell'uomo dal quale il Figlio dell'uomo viene tradito! Meglio per quell'uomo se non fosse mai nato!«
25 Giuda, il traditore, prese la parola e disse: »Sono forse io, Maestro?». Gesù rispose: »Tu l'hai detto».
26 Mentre mangiavano, Gesù prese il pane e, dopo aver reso grazie, lo spezzò e lo diede ai suoi discepoli, dicendo: »Prendete e mangiate; questo è il mio corpo«.«
27 Poi prese il calice e, dopo aver reso grazie, lo diede loro, dicendo: »Bevetene tutti,
28 perché questo è il mio sangue, sangue della nuova alleanza, che fu estesa alla moltitudine per la remissione dei peccati.
29 Io vi dico che da ora in poi non berrò più di questo frutto della vite fino al giorno in cui lo berrò nuovo con voi nel regno del Padre mio.«
30 Dopo aver cantato l'inno, uscirono verso il monte degli Ulivi.
31 Allora Gesù disse loro: »Questa notte vi scandalizzerò tutti, perché sta scritto: Percuoterò il pastore e saranno disperse le pecore del gregge.
32 Ma dopo che sarò risorto, vi precederò in Galilea.«
33 Pietro gli rispose: »Anche se vi scandalizzate di tutto, non vi scandalizzerete mai di me«.«
34 Gesù gli disse: »In verità ti dico: questa notte stessa, prima che il gallo canti, mi rinnegherai tre volte«.«
35 Pietro gli rispose: »Anche se dovessi morire con te, non ti rinnegherò». Lo stesso dissero tutti gli altri discepoli.
36 Allora Gesù andò con loro in un podere, chiamato Getsemani, e disse ai suoi discepoli: »Sedetevi qui, mentre io vado là a pregare«.«
37 E, presi con sé Pietro e i due figli di Zebedeo, cominciò a provare tristezza e angoscia.
38 E disse loro: »La mia anima è triste fino alla morte; restate qui e vegliate con me«.«
39 E andato un poco innanzi, si prostrò con la faccia a terra e pregava dicendo: »Padre mio, se è possibile, passi da me questo calice! Però non come voglio io, ma come vuoi tu«.«
40 Poi tornò dai discepoli e, trovandoli addormentati, disse a Pietro: »Così non siete riusciti a vegliare con me un'ora sola!».
41 Vegliate e pregate, per non cadere in tentazione. Lo spirito è pronto, ma la carne è debole.«
42 E, allontanatosi di nuovo, pregò dicendo: »Padre mio, se questo calice non può passare via senza che io lo beva, sia fatta la tua volontà«.«
43 Quando tornò, li trovò Ancora Dormivano, perché avevano gli occhi pesanti.
44 E, lasciatili, si allontanò di nuovo per la terza volta e pregò, ripetendo le stesse parole.
45 Poi si avvicinò ai discepoli e disse loro: »Dormite pure e riposatevi! L'ora è vicina e il Figlio dell'uomo sarà consegnato nelle mani dei peccatori».
46 Alzatevi, andiamo, perché colui che mi tradisce è vicino.«
47 Mentre egli parlava ancora, arrivò Giuda, uno dei Dodici, e con lui una numerosa schiera di uomini con spade e bastoni, mandati dai sommi sacerdoti e dagli anziani del popolo.
48 Il traditore aveva dato loro questo segno: »Quello che bacerò è quell'uomo; arrestatelo«.«
49 E subito, avvicinatosi a Gesù, disse: »Salve, Maestro!« e lo baciò.
50 Gesù gli disse: »Amico, perché sei qui?». In quello stesso momento si fecero avanti, misero le mani addosso a Gesù e lo arrestarono.
51 Ed ecco, uno di quelli che erano con Gesù, cinta una spada, colpì il servo del sommo sacerdote e gli staccò l'orecchio.
52 Allora Gesù gli disse: »Rimetti la tua spada al suo posto, perché tutti quelli che prendono la spada, periranno di spada.
53 Pensi forse che io non possa pregare subito il Padre mio, che mi darebbe più di dodici legioni di angeli?
54 Come dunque si adempirebbero le Scritture, le quali attestano che così deve avvenire?«
55 In quel tempo, Gesù disse alla folla: »Siete venuti a prendermi con spade e bastoni come se fossi un ladro. Ogni giorno sedevo nel tempio a insegnare in mezzo a voi, e non mi avete arrestato.;
56 Ma tutto questo è avvenuto perché si adempissero le parole dei profeti». Allora tutti i discepoli, abbandonatolo, fuggirono.
57 Quelli che avevano arrestato Gesù lo condussero dal sommo sacerdote Caifa, presso il quale si erano riuniti gli scribi e gli anziani del popolo.
58 Pietro lo seguì da lontano, fino al cortile del sommo sacerdote; entrò e si pose a sedere tra i servi, per vedere la fine.
59 Intanto i capi dei sacerdoti e tutto il sinedrio cercavano qualche falsa testimonianza contro Gesù, per condannarlo a morte;
60 e non ne trovarono nessuno, sebbene si fossero fatti avanti parecchi falsi testimoni. Finalmente ne vennero due
61 che disse: »Costui ha detto: «Io posso distruggere il tempio di Dio e ricostruirlo in tre giorni”».«
62 Il sommo sacerdote si alzò e disse a Gesù: »Non hai nulla da dire riguardo alle accuse che costoro portano contro di te?«.«
63 Gesù tacque. Allora il sommo sacerdote gli disse: »Ti scongiuro, per il Dio vivente, di dirci se tu sei il Cristo, il Figlio di Dio?«.«
64 Gesù gli rispose: »Tu l'hai detto; anzi io vi dico: da quel giorno vedrete il Figlio dell'uomo seduto alla destra dell'Onnipotente e venire sulle nubi del cielo«.«
65 Allora il sommo sacerdote si stracciò le vesti, dicendo: »Ha bestemmiato! Che bisogno abbiamo ancora di testimoni? Or ora avete udito la bestemmia!».
"Cosa ne pensi?" Risposero: "Merita di morire".»
67 Allora gli sputarono in faccia e lo percossero con i pugni; altri lo schiaffeggiarono,
68 dicendo: "Cristo, indovina chi ti ha colpito."»
69 Pietro intanto se ne stava fuori, seduto nel cortile. Una serva gli si avvicinò e gli disse: »Anche tu eri con Gesù, il Galileo!«.«
70 Ma egli lo negò davanti a tutti, dicendo: »Non capisco che cosa vuoi dire«.«
71 Mentre usciva verso l'atrio per andarsene, un'altra serva lo vide e disse ai presenti: »Anche costui era con Gesù Nazareno«.«
72 E Pietro lo negò di nuovo giurando: »Non conosco quell'uomo«.«
73 Poco dopo, quelli che erano lì si avvicinarono a Pietro e gli dissero: »Certamente anche tu sei uno di loro; infatti anche il tuo parlare ti tradisce«.«
74 Allora egli cominciò a imprecare e a giurare che non conosceva quell'uomo. Subito il gallo cantò.
75 E Pietro si ricordò della parola che Gesù gli aveva detto: »Prima che il gallo canti, mi rinnegherai tre volte». E, uscito, pianse amaramente.
Capitolo 27
1 Al mattino presto, tutti i capi dei sacerdoti e gli anziani del popolo tennero consiglio contro Gesù per farlo morire.
2 E, dopo averlo legato, lo condussero via e lo consegnarono al governatore Ponzio Pilato.
3 Allora Giuda, che lo aveva tradito, vedendo che Gesù era stato condannato, si pentì e riportò le trenta monete d'argento ai sommi sacerdoti e agli anziani,
4 dicendo: »Ho peccato, tradendo sangue innocente». Quelli risposero: »Che importa a noi? Pensaci tu«.«
5 Allora egli gettò le monete d'argento nel santuario, si ritirò e andò a impiccarsi.
6 Ma i capi dei sacerdoti, raccolto il denaro, dissero: »Non è lecito metterlo nel tesoro, perché è prezzo di sangue«.«
7 E dopo essersi consultati tra loro, usarono quel denaro per comprare il campo del vasaio per la sepoltura degli stranieri.
8 Per questo motivo quel campo è ancora oggi chiamato Campo di Sangue.
9 Allora si adempì la parola detta dal profeta Geremia: »Essi ricevettero trenta sicli d'argento, il prezzo di colui che i figli d'Israele avevano valutato;
10 e li diedero per il campo del vasaio, come il Signore mi aveva ordinato.«
11 Gesù comparve davanti al governatore, e il governatore lo interrogò, dicendo: »Sei tu il re dei Giudei?». Gesù gli rispose: »Tu lo dici«.«
12 Ma egli non rispose alle accuse dei principi dei sacerdoti e degli anziani.
13 Allora Pilato gli disse: »Non senti di quante cose ti accusano?«.«
14 Ma egli non gli rispose nulla su nessuna delle sue lamentele, tanto che il governatore ne rimase molto stupito.
15 Ad ogni festa Pasqua, Il governatore era solito liberare un prigioniero, quello richiesto dalla folla.
16 Ora avevano in quel tempo un prigioniero famoso, di nome Barabba.
17 Pilato, convocata la folla, gli disse: »Chi volete che io liberi: Barabba o Gesù chiamato Cristo?«.«
18 Sapeva infatti che glielo avevano consegnato per invidia.
19 Mentre egli sedeva in tribunale, sua moglie gli mandò a dire: »Non avere a che fare con quel giusto, perché oggi sono stata molto turbata in sogno, a causa sua«.«
20 Ma i sommi sacerdoti e gli anziani persuasero la folla a richiedere Barabba e a far morire Gesù.
21 Allora il governatore si rivolse loro dicendo: »Chi dei due volete che vi rilasci?». Gli risposero: »Barabba«.«
22 Pilato disse loro: »Che farò dunque di Gesù, chiamato Cristo?«.«
23 Essi gli risposero: »Sia crocifisso!». Il governatore disse loro: »Ma che male ha fatto?». Essi allora gridarono ancora più forte: »Sia crocifisso!«.«
24 Pilato, visto che non otteneva nulla, anzi che il tumulto aumentava, prese dell'acqua e si lavò le mani davanti al popolo, dicendo: »Non sono responsabile di questo sangue; voi stessi dovrete rispondere«.«
25 E tutto il popolo disse: »Il suo sangue ricada su di noi e sui nostri figli!«
26 Allora rilasciò loro Barabba e, dopo aver fatto flagellare Gesù, lo consegnò perché fosse crocifisso.
27 Allora i soldati del governatore condussero Gesù nel pretorio e gli radunarono attorno tutta la coorte.
28 Lo spogliarono delle sue vesti e gli misero addosso un mantello scarlatto.
29 Intrecciarono una corona di spine e gliela posero sul capo, gli misero una canna nella mano destra e, mentre si inginocchiavano davanti a lui, lo schernivano dicendo: »Salve, re dei Giudei!«.«
30 E gli sputarono in faccia, presero la canna e gli percossero il capo.
31 Dopo averlo schernito, gli tolsero il mantello, gli rimisero le sue vesti e lo condussero via per crocifiggerlo.
32 Mentre uscivano, incontrarono un uomo di Cirene, chiamato Simone, e lo costrinsero a portare la croce di Gesù.
33 Giunti dunque al luogo detto Golgota, cioè luogo del Cranio,
34 Gli diedero da bere vino mescolato con fiele; ma egli, assaggiatolo, non ne volle bere.
35 Dopo averlo crocifisso, si spartirono le sue vesti tirandole a sorte, perché si adempisse ciò che era stato detto per mezzo del profeta: »Si sono divisi le mie vesti e sulla mia tunica hanno gettato la sorte«.«
36 E sedutisi, gli facevano la guardia.
37 Al di sopra del suo capo posero un cartello con il motivo della sua esecuzione: »Questi è Gesù, il re dei Giudei«.«
38 In quello stesso momento vennero crocifissi insieme con lui due ladroni, uno alla sua destra e l'altro alla sua sinistra.
39 E i passanti lo insultavano, scuotendo il capo
40 e dicevano: »Tu che distruggi il tempio e lo ricostruisci in tre giorni, salva te stesso, se tu sei Figlio di Dio, scendi dalla croce!«.«
41 Anche i sommi sacerdoti, con gli scribi e gli anziani, lo schernivano e dicevano:
42 »Ha salvato altri, ma non può salvare se stesso. Se è il re d'Israele, scenda ora dalla croce e crederemo in lui.
43 Egli ha confidato in Dio; se Dio lo ama, lo liberi ora, perché ha detto: «Sono Figlio di Dio».«
44 Anche i ladroni crocifissi con lui lo insultavano allo stesso modo.
45 Dall'ora sesta fino all'ora nona si fece buio su tutta la terra.
46 Verso l'ora nona, Gesù gridò a gran voce: »Elì, Elì, lamma sabactàni«, che significa: «Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato?».«
47 Alcuni dei presenti, udito ciò, dicevano: »Chiama Elia«.«
48 E subito uno di loro corse a prendere una spugna, la inzuppò di aceto e, postala in cima a una canna, gli dava da bere.
49 Gli altri dicevano: »Lasciatelo fare, vediamo se viene Elia a salvarlo«.«
50 E Gesù, emesso di nuovo un forte grido, spirò.
51 Ed ecco, il velo del santuario si squarciò in due, da cima a fondo; la terra tremò, le rocce si spezzarono,
52 I sepolcri si aprirono e molti santi, i cui corpi giacevano in essi, risuscitarono.
53 Uscite dai sepolcri, entrarono, dopo la resurrezione di Gesù, nella città santa, e apparve a molti.
54 Quando il centurione e quelli che con lui facevano la guardia a Gesù, visto il terremoto e tutto quello che succedeva, furono presi da grande timore e dissero: »Davvero quest'uomo era Figlio di Dio!«.«
55 C'erano anche molte donne che osservavano da lontano; esse avevano seguito Gesù dalla Galilea per servirlo.
56 Tra loro c'erano Maria Maddalena, Sposato madre di Giacomo e Giuseppe e madre dei figli di Zebedeo.
57 Venuta la sera, giunse un uomo ricco di Arimatea, chiamato Giuseppe, il quale era diventato anche lui discepolo di Gesù.
58 Andò da Pilato e gli chiese il corpo di Gesù. Pilato ordinò che gli fosse consegnato.
59 Giuseppe prese il corpo e lo avvolse in un lenzuolo bianco,
60 e lo depose nel sepolcro nuovo, che si era fatto scavare nella roccia; poi, rotolata una gran pietra all'ingresso del sepolcro, se ne andò.
61 Ora Maria Maddalena e l'altra Sposato erano lì, seduti di fronte alla tomba.
62 Il giorno seguente, che era sabato, i sommi sacerdoti e i farisei si riunirono presso Pilato,
63 e gli dissero: »Signore, ci siamo ricordati che quell'impostore, mentre era ancora in vita, disse: Dopo tre giorni risusciterò;
64 Ordina dunque che la sua tomba sia vigilata fino al terzo giorno, perché non vengano i suoi discepoli, rubino il corpo e poi dicano al popolo: «È risuscitato dai morti». Quest'ultimo inganno sarebbe peggiore del primo.«
65 Pilato rispose loro: »Avete la guardia; andate e sorvegliatelo come vi sembra meglio«.«
66 Allora andarono e assicurarono la sicurezza del sepolcro, sigillando la pietra e mettendovi delle guardie.
Capitolo 28
1 Dopo il sabato, all'alba del primo giorno della settimana, Maria di Màgdala e gli altri Sposato andarono a visitare la tomba.
2 Ed ecco, vi fu un gran terremoto; perché un angelo del Signore, sceso dal cielo, si avvicinò, rotolò la pietra e si pose a sedere su di essa.
3 Il suo aspetto era come la folgore e il suo vestito era bianco come la neve.
4 Quando lo videro, le guardie furono prese da grande spavento e rimasero come morte.
5 E l'angelo, parlando alle donne, disse: »Non abbiate paura, perché so che cercate Gesù, il crocifisso.
6 Non è qui, è risuscitato, come aveva detto. Venite a vedere il luogo dove era stato deposto il Signore;
7 E andate subito a dire ai suoi discepoli: È risuscitato dai morti. Ecco, vi condurrà in Galilea; là lo vedrete; io ve l'ho detto.«
8 Abbandonato subito il sepolcro con timore e gioia grande, corsero a dare l'annuncio ai discepoli.
9 Ed ecco, Gesù stette davanti a loro e disse: »Salute a voi!». Ed esse si avvicinarono, gli baciarono i piedi e lo adorarono.
10 Allora Gesù disse loro: »Non temete; andate ad annunciare ai miei fratelli che vadano in Galilea; là mi vedranno«.«
11 Mentre erano in cammino, alcune guardie giunsero in città e riferirono ai capi dei sacerdoti tutto l'accaduto.
12 Questi uomini radunarono gli anziani e, dopo aver tenuto consiglio, diedero una forte somma di denaro ai soldati,
13 dicendo loro: »Raccontate che i suoi discepoli sono venuti di notte e lo hanno portato via, mentre voi dormivate.
14 E se il governatore lo verrà a sapere, noi lo placheremo e vi proteggeremo.«
15 I soldati presero il denaro e fecero come era stato loro ordinato; e la notizia che avevano diffuso si è diffusa tra i Giudei fino ad oggi.
16 Gli undici discepoli andarono in Galilea, sul monte che Gesù aveva loro indicato.
17 Quando lo videro, lo adorarono, benché esitassero a credere.
18 E Gesù si avvicinò a loro e disse: »Mi è stato dato ogni potere in cielo e sulla terra».
19 Andate dunque e fate discepoli tutti i popoli, battezzandoli nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo,
20 insegnando loro a osservare tutto ciò che vi ho comandato. Ed ecco, io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo.«


